29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Parlamento

M5s e Pd votano scheda bianca all'elezione dei presidenti delle Camere

I parlamentari del M5s votano oggi scheda bianca sia alla Camera che al Senato nelle prime due votazioni per l’elezione dei presidenti della Camere

Telecamere davanti al Senato per la seduta di insediamento della XVII legislatura
Telecamere davanti al Senato per la seduta di insediamento della XVII legislatura Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - I parlamentari del Movimento cinque stelle votano oggi scheda bianca sia alla Camera che al Senato nelle prime due votazioni per l’elezione dei presidenti della Camere. L’indicazione è venuta dal leader Luigi Di Maio nel corso dell’assemblea congiunta dei parlamentari riunita a Montecitorio. Anche i parlamentari del Pd votano oggi scheda bianca nelle prime due votazioni per l’elezione dei nuovi presidenti del Parlamento, sia alla Camera che al Senato. L’indicazione è stata data dal segretario reggente Maurizio Martina nel corso dell’assemblea congiunta dei nuovi parlamentari riunitasi a Palazzo Montecitorio.

Salvini: "Cerchiamo personalità condivise"
"Dobbiamo cercare personalità condivise per il Senato e per la Camera - ha chiesto Matteo Salvini a Repubblica - condivise nel modo più largo possibile, anche con il Pd». Ma anche quest'ultimo appello è caduto nel vuoto. Tanto che tutti i partiti hanno deciso di votare scheda bianca alle prime votazioni.

Il tweet di Grillo
"Il tango si balla in due. È basato sull'improvvisazione, caratterizzato da eleganza e signoria. Se non lo si balla bene si risulta sgraziati e fuori luogo. Il passo base del tango è il passo verso di sé e la...». Su Twitter Beppe Grillo posta il brano di Astor Piazzolla "Libertango", citazione che non arriva a caso. La posta, infatti, qualche ora prima che inizino le votazioni per eleggere i presidenti di Camera e Senato, un momento delicato perché tra i pentastellati e il centrodestra non è ancora stato raggiunto un accordo sui nomi da votare. "Non parleremo mai con il signor B", ha sbraitato il senatore grillino Nicola Morra. Nonostante l'apertura del Cavaliere a trattare con tutti, Luigi Di Maio chiude.