19 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Famiglia

Roma, al via nuovo modello di accoglienza e sostegno per separati

Il servizio inizialmente riservato solo ai padri, ora sarà rivolto anche alle madri

L'assessore alla Persona, Scuola e Comunità Solidale, Laura Baldassarre con il sindaco Virginia Raggi
L'assessore alla Persona, Scuola e Comunità Solidale, Laura Baldassarre con il sindaco Virginia Raggi Foto: ANSA

ROMA - Nei casi in cui una coppia di genitori si divide, le istituzioni devono mettere in campo azioni per sostenere la parte economicamente e socialmente più fragile affinché possa continuare a svolgere con dignità e responsabilità il proprio ruolo di madre e di padre. In quest'ottica l'Amministrazione capitolina intende rafforzare le azioni indirizzate alla presa in carico e al recupero delle funzioni genitoriali spesso messe a dura prova dall'evento separativo, attivando azioni concrete ed integrate di contrasto all'esclusione e al progressivo impoverimento. Con una novità di grande rilievo: prima il supporto era indirizzato soltanto ai padri, ora si estende anche alle madri.

Le conseguenze di una separazione
"La separazione e il divorzio in molti casi determinano perdite a più livelli che impattano sul contesto familiare-relazionale, ma anche in termini economici e sociali. Emerge così una condizione improvvisa di nuova povertà che necessita di percorsi di supporto appositi e peculiari. Per questo abbiamo configurato un servizio che non si limiti ad assicurare accoglienza, ma che consente di gettare le basi per indirizzare queste persone verso la conquista di una nuova autonomia" spiega l'assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarre.

Le persone al centro
"Mettiamo al centro le persone, fornendo loro tutti gli strumenti per costruirsi una nuova vita e per tornare indipendenti. Ognuno vedrà valorizzata la propria soggettività, tramite percorsi individuali di accoglienza con attività in grado di garantire la consulenza legale e l'orientamento al lavoro. Sono sempre più numerose le persone che, a causa della separazione, si trovano costrette addirittura a vivere in automobile e non possono contare su luoghi dignitosi dove incontrare i figli. Sostenere le nuove povertà significa anche pensare a tutto ciò, perché un padre e una madre separati possano continuare a occuparsi dignitosamente dei propri figli", aggiunge l'assessore.

Cos'è il Sassat
E' stata infatti avviata una procedura aperta per l'affidamento e gestione del Servizio di Assistenza e Sostegno Socio-alloggiativo temporaneo (Sassat) per genitori separati, articolato in 15 piccoli alloggi di cui 10 in autonomia e 5 in co-housing, per un massimo 20 ospiti e dislocati in differenti territori cittadini. Il progetto è rivolto all'accompagnamento e alla tutela della genitorialità in favore del genitore separato in condizioni di povertà socio-economica, abitativa e relazionale con l'obiettivo di garantire il diritto del figlio ad incontrare entrambi i genitori.