Consip, chiesta proroga di sei mesi per le indagini su Lotti e babbo Renzi
Un elenco di 12 nomi eccellenti quello compilato dagli inquirenti della Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta Consip

ROMA - E’ un elenco di 12 nomi eccellenti quello compilato dagli inquirenti della Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta Consip e per cui si sollecitano altri 6 mesi di accertamenti. All’attenzione del giudice Gaspare Sturzo c’è un appello che parte dal graduato dei carabinieri e comandante della Legione Toscana, Emanuele Saltalamacchia; finendo con Luigi Ferrara, ex presidente della stessa Consip. Citati anche il ministro dello Sport, Luca Lotti; il comandante dei carabinieri Tullio Del Sette, l’imprenditore partenopeo Alfredo Romeo, già a processo per una prima tranche della vicenda; l’ex parlamentare Italo Bocchino; il manager Carlo Russo; l’ad di Grandi Stazioni, Silvio Gizzi; l’ex ad di Consip, Domenico Casalino; un dirigente della Centrale acquisiti della pubblica amministraizone, Francesco Licci; del presidente Pubbliacqua, Filippo Vannoni. Il numero 10 della formazione è Tiziano Renzi, padre dell’ex premier e leader Pd, Matteo. Ed al centro della vicenda che è poi sfociata nel procedimento per depistaggio che chiama in causa alcuni militari dell’Arma, già al Noe.
Era il 21 dicembre 2016...
L'iscrizione di Lotti risale al 21 dicembre del 2016 e fu fatta dai pm di Napoli Henry John Woodcock e Celeste Carrano alla luce delle dichiarazioni fatte dall'ex ad di Consip, Luigi Marroni. L'indagine è stata poi trasferita per competenza a Roma. Parlando con i pm napoletani, Marroni aveva tirato in ballo Lotti affermando di essere stato informato anche da lui di un'inchiesta sui vertici della Centrale acquisti della pubblica amministrazione oltre che dal presidente Pubbliacqua, società partecipata del Comune di Firenze, Filippo Vannoni e dall'ex presidente di Consip, Luigi Ferrara.
"In corso una complessa attività di analisi"
Nel motivare la richiesta gli inquirenti affermano che per quanto attiene il filone sulla fuga di notizie sono "tuttora in corso le attività istruttorie volte a ricostruire la catena di comunicazione all'interno della struttura gerarchica dell'Arma, così come i contatti - è detto nella richiesta di proroga depositata il 19 dicembre scorso - tra le persone che legittimamente erano a conoscenza dell'indagine e gli indagati». Per quanto riguarda la "natura degli accordi illeciti tra Romeo e Russo, il ruolo di Bocchino e di Tiziano Renzi, sono in corso riscontri sui tabulati telefonici e attività di raccolta di informazioni da parte di persone informate sui fatti». Sul fronte dell'indagine che attiene alle "gare Consip e Grandi Stazioni ed alle ipotesi di turbativa delle gare indette da tali stazioni appaltanti, è in corso una complessa attività di analisi della documentazione acquisita, accompagnata da attività di raccolta informazioni da parte di persone informate sui fatti".
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