Renzi: «Pd al 40%. Salvini e il notaio? Si fidano fra alleati..»
Di sicuro, ha spiegato il leader Pd ospite di Otto e mezzo su La7, non c'è una sfida a due M5s-centrodestra come alcuni raccontano
ROMA - I sondaggi attuali non sono incoraggianti, ma Matteo Renzi non rinuncia all'obiettivo del 40% alle prossime elezioni, anche grazie alla coalizione che si sta cercando di costruire. Parlando a 'Otto e mezzo' Renzi ha spiegato: «Ho indicato il 40% per due motivi, il primo scaramantico... Una volta abbiamo preso il 40% ed è andata bene, una volta ci ha condannato». Ma il secondo motivo è che non bisogna «mai mettere limiti alla provvidenza, oggi i dati sembrano diversi secondo i sondaggi ma molto dipenderà da cosa accadrà nelle prossime settimane».
La sfida non è fra M5s e centrodestra
Di sicuro, ha spiegato il leader Pd, non c'è una sfida a due M5s-centrodestra come alcuni raccontano: «Lei sa la stima che ho per il direttore Scalfari, ma quello è il gioco della torre. Spero che voterà per il Pd, sulla scheda non c'è Berlusconi contro Di Maio. I cittadini avranno una scheda per la Camera e una per il Senato, dove ci saranno dei simboli, e io dico che la coalizione che il Pd metterà in campo avrà un risultato superiore al 30% e io spero vicino al 40%».
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