29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
in volo

Il pesto si può portare nel bagaglio a mano e salva anche i bambini

Il ricavato dell’iniziativa è devoluto a Flying Angels Onlus, fondazione nata a Genova e specializzata nel trasferimento aereo di bambine e bambini gravemente malati verso l’unico ospedale dove possano essere curati prima che sia troppo tardi

GENOVA - Ora non ci saranno più limiti: i sapori genovesi potranno essere portati anche in volo, sul bagaglio a mano e in contenitori superiori ai 100 ml, per assaporarne il gusto anche a migliaia di chilometri di distanza. E’ questa l’iniziativa ‘Il pesto è buono’ che ha preso il via lo scorso 1° giugno e che ha già permesso il trasporto in aereo di più di 500 vasetti di pesto genovese.

Si può trasportare pesto nel bagaglio a mano
Il progetto è stato voluto dall’aeroporto di Genova e Ascom in collaborazione con ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e prevede, appunto, la possibilità di imbarcare il pesto nel bagaglio a mano anche in contenitori di dimensioni superiori ai 100 ml di norma consentiti dal regolamento sui liquidi. L’idea è nata a seguito delle centinaia di barattoli di pesto che venivano sequestrati al metal detector durante i controlli di sicurezza.

Anche per fare del bene
L’iniziativa è piaciuta sia ai genovesi che ai turisti che possono così portarsi il pesto a casa anche quando non hanno un bagaglio in stiva. L’importante è richiedere un bollino da apporre sul vasetto al momento dell’acqusito, versando un contributo di 50 centesimi. I barattoli vengono quindi sottoposti a un controllo con uno speciale apparecchio radiogeno, che dura pochi secondi, e sono quindi riconsegnati al passeggero. Il ricavato dell’iniziativa è interamente devoluto a Flying Angels Onlus, fondazione nata a Genova e specializzata nel trasferimento aereo di bambine e bambini gravemente malati verso l’unico ospedale dove possano essere curati prima che sia troppo tardi.