18 agosto 2025
Aggiornato 08:30
Incendi a Roma

Un nuovo infernale rogo sulla Pontina. La Capitale in fiamme e fumo

Sulla Pontina il paesaggio infernale torna a minacciare la Capitale. Le sterpaglie che hanno ammorbato l’aria di fumo e fiamme hanno ripreso a bruciare nella giornata di ieri

Il rogo sulla Pontina
Il rogo sulla Pontina Foto: ANSA

ROMA – Un quadro degno di Nerone, se si volge lo sguardo sulla Pontina, dove da ieri pomeriggio hanno ripreso a bruciare le sterpaglie e altro materiale che riempiono l’aria di fumo nero e ‘assediano’ la città di Roma e i suoi abitanti. Un inferno, il rogo che pare non volersi quietare, risvegliandosi ancora una volta nei pressi di Tor de’ Cenci sulla via Pontina, all’interno del deposito Ama all’altezza del civico 601. Qui, dove un tempo c’era il campo nomadi, ora c’è un’area adibita a deposito cassonetti in disuso, che sembra prendano vita con fuoco e fiamme. Nella zona del rogo, sono intervenute due squadre di Vigili del Fuoco e tre autobotti, i Carabinieri di Pomezia e di Tor de’ Cenci e la Protezione Civile con il ‘Gruppo The Angels’. Un elicottero, 3 autobotti e numerosi volontari (di 6 associazioni) sono stati inviati dall’Agenzia Regionale della Protezione Civile della Regione Lazio. L’impotente spiegamento di forze si è reso necessario affinché la situazione non degenerasse e andasse fuori controllo.

Cosa è accaduto
I vigili del fuoco hanno valutato, secondo una prima ricostruzione dei fatti, che a fare da miccia sarebbero state alcune sterpaglie. Queste, che probabilmente hanno preso fuoco per mano dell’uomo – dato che l’autocombustione è molto rara o pressoché inesistente – hanno fatto divampare l’incendio anche grazie al forte vento che c’era al momento. Da qui, il rogo ha raggiunto in poco tempo il deposito di via Pontina che, con i suoi rifiuti – specie di plastica – ha reso un inferno di fumo nero tutta la zona. La colonna di fumo è divenuta in breve visibile da più parti della Capitale: dall’Eur a Marconi, Monteverde, Mostacciano e Ostia, e anche fino ai Castelli Romani.

Fumi tossici
La nube di fumo, composta di sostanze tossiche prodotte dalla plastica ha reso l’aria circostante irrespirabile. Numerosi i disagi anche per chi viaggiava, dato che anche la carreggiata è stata preso invasa dal fumo. La circolazione da e verso Roma è stata letteralmente bloccata, con lunghe code che si sono formate a partire dal chilometro 19,600 della Pontina fino al Grande Raccordo Anulare. Quest’ultimo è rimasto bloccato in entrambe le direzioni all’altezza dello svincolo della diramazione per Roma Sud. Altri incendi, sempre dovuti a sterpaglie, sarebbero divampati nella giornata di ieri all’altezza di Mezzocammino e all’altezza di via Pindaro all’Axa. Roma smetterà di bruciare? In molti se lo augurano, anche se le previsioni meteo non annunciano acqua dal cielo.