20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Cantiere centrodestra

Centrodestra, Salvini annuncia: «Programma con Berlusconi, ma mai lista unica»

Il segretario del Carroccio ha annunciato che dopo i ballottaggi si metterà a lavoro con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni per mettere nero su bianco il programma del centrodestra

Salvini ha annunciato che dopo i ballottaggi si metterà al lavoro per il programma del centrodestra.
Salvini ha annunciato che dopo i ballottaggi si metterà al lavoro per il programma del centrodestra. Foto: ANSA

ROMA - C'è un centrodestra vivace. Qualcuno lo dava per morto e invece è in ottima forma. Ne è sicuro il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, che ha rilasciato nelle scorse ore un'intervista al Corriere della Sera. Il leader leghista ha inoltre annunciato che subito dopo i ballottaggi delle elezioni amministrative inizierà a scrivere il programma della coalizione insieme a Silvio Berlusconi. Ma non è prevista – al momento – nessuna lista unica con Forza Italia perché come nei migliori matrimoni «si può andare d'accordo, ma ognuno ha la sua identità». Restano irrisolti, infatti, alcuni nodi importanti con Berlusconi, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con Bruxelles.

La Lega è in gran forma
«La Lega è particolarmente in forma ma tutta la squadra ha giocato un buon primo tempo» ha sottolineato Matteo Salvini durante l'intervista al Corriere della Sera. Poco dopo ha annunciato che «dal giorno dopo i ballottaggi, costruiremo insieme il programma del centrodestra». Interrogato sulle differenze principali con Forza Italia, il leader leghista ha chiarito che «noi chiediamo di riscrivere molti trattati: su commercio, banche, frontiere... Se ci dicono di sì, ci mettiamo al lavoro. Se no, ci avremo provato e vedremo».

Bisogna tornare subito al voto
Salvini ha quindi ricordato che Forza Italia «con una certa Europa è al governo» perché il presidente del Parlamento (Antonio Tajani) è di Forza Italia. Restano irrisolte perciò delle divergenze non facili da sciogliere. Come quella sulla legge elettorale. Salvini continua a ribadire la sua preferenza per il maggioritario: «è agli atti: l'ho detto i1 5 dicembre, dopo il referendum, e continuo a dirlo. Per governare, il maggioritario è migliore in modo evidente». Tuttavia, il segretario del Carroccio è disposto a chinare la testa davanti al proporzionale perché «bisogna andare a votare per impedire a Renzi e a Gentiloni di fare altri danni».

Anche i 5 stelle sono diventati leghisti
L'atteggiamento di Silvio Berlusconi continua però a essere ambiguo e non piace né a Matteo Salvini né a Giorgia Meloni, che lo ha incalzato nelle scorse ore durante un'intervista rilasciata a Franco Bechis per Libero. «Io il piede in due scarpe non lo tengo, non è la politica come la intendo io – ha sentenziato il leader leghista in direzione di Fi -. Non posso andare a dire 'prima votatemi, poi forse mi alleo con Berlusconi, o forse mi alleo con Grillo'. Non apprezzo questo tipo di ambiguità della politica.» Infine il segretario del Carroccio ha concluso con una battuta sull'ultima iniziativa della sindaca grillina di Roma, Virginia Raggi, che ha chiesto al Prefetto una moratoria per limitare l'arrivo dei migranti nella Capitale. «I Cinque Stelle sono diventati "leghisti"? Ma no. Si sono accorti che la gente vuole stare tranquilla. E che spesso quelli che sbarcano non sono profughi ma occupanti. Mi fa piacere che ci siano arrivati", ha concluso Salvini.