Comunali, Berlusconi: bene centrodestra, ma poco saggio trarne indicazioni nazionali
Secondo il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, i risultati delle amministrative sono certamente un buon segno per il centrodestra, che però non deve sedersi sugli allori: perché, ritiene, trarre dalle comunali indicazioni nazionali sarebbe poco saggio

ROMA - Dopo i commenti dei suoi possibili alleati Matteo Salvini e Giorgia Meloni, concordi nel riconoscere l'importanza di viaggiare compatti, senza inciuci, per vincere le elezioni, è Silvio Berlusconi a prendere la parola. Il Cavaliere nelle ultime settimane abbiamo visto diviso tra la tentazione di un inciucio con Matteo Renzi e l'ipotesi di una nuova alleanza con il resto del centrodestra. Ipotesi che, all'indomani delle comunali, Salvini sembra non voler escludere, a condizione però che la forza trainante sia la sua Lega. Ma che cosa ne penserà Berlusconi? «Il risultato del voto è rilevante: nonostante il maggiore radicamento storico del Pd alle elezioni amministrative, dimostrato dal grande numero di sindaci uscenti, il centro-destra si dimostra fortemente competitivo ovunque, e, oltre alla vittoria al primo turno a Frosinone, partecipa ai ballottaggi praticamente in tutti i comuni capoluogo, nella maggior parte dei casi con buone possibilità di vittoria» ha scritto in una nota il presidente di Fi.
Prudenza
Questo - ha aggiunto - avviene anche nelle regioni storicamente più legate alla sinistra, come la Liguria, l'Emilia-Romagna e la Toscana, dove il centrodestra è al ballottaggio in tutti i capoluoghi chiamati al voto. Eppure, per Berlusconi la prudenza non è mai troppa: «Si tratta di elezioni amministrative, molto condizionate da fattori locali, quindi è saggio non trarne indicazioni affrettate a livello politico generale».
La sfida: battere la sinistra
«Oggi - scrive ancora Berlusconi - il centrodestra ha davanti a sé una sfida importantissima. Quella di portare il nostro modello di buongoverno liberale in molte città italiane». La sfida, per il Cavaliere, è quella di battere la sinistra, continuando a privilegiare le ragioni dell'unità, «ma soprattutto a parlare di temi concreti, di programmi e di progetti realizzabili, meno tasse comunali, più sicurezza, meno burocrazia, più trasparenza, più ordine e pulizia, più controlli degli immigrati, attrazione per gli investimenti, attenzione a chi è rimasto indietro. E' quello di cui le città italiane da sud a nord hanno bisogno». I candidati sindaci sostenuti da Forza Italia, conclude, sapranno realizzare tutto ciò.
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