Addio Dario Fo, Renzi: «L'Italia perde uno dei suoi protagonisti»
All'ospedale Sacco di Milano si è spento Dario Fo, uno dei più grandi protagonisti della cultura e della vita civile del Paese. Nel 1997 aveva vinto il premio Nobel per la letteratura e la sua ultima opera risale allo scorso settembre
MILANO – Addio a Dario Fo. E' morto il più grande artista italiano dei tempi moderni. Il premio Nobel per la letteratura si è spento all'ospedale Sacco di Milano dove era ricoverato da quindici giorni. Le sue condizioni di salute si erano ulteriormente aggravate. Aveva compiuto 90 anni il 24 marzo scorso.
E' morto Dario Fo
L'Italia ha perso uno dei suoi più grandi protagonisti. Artista a tutto tondo, ma soprattutto uomo libero del '900. E' morto Dario Fo. Aveva compiuto 90 anni lo scorso 24 marzo e neanche un mese fa aveva presentato la sua ultima fatica letteraria intitolata «Darwin ma siamo scimmie da parte di padre o di madre?». Era ricoverato all'ospedale Sacco di Milano da circa due settimane e le sue condizioni di salute si erano ulteriormente aggravate. Nonostante questo, ha morso la vita fino all'ultimo momento. Era sempre occupato a scrivere e dipingere. «Se mi dovesse capitare qualcosa, dite che ho fatto di tutto per campare», scherzava.
Il sodalizio umano e artistico con Franca Rame
Trascorse tutta la sua esistenza al fianco della moglie Franca Rame. Il sodalizio artistico e letterario tra i due fu fecondo di opere e capolavori. Quando si conobbero giovanissimi, lavoravano nella stessa compagnia teatrale, lei era alta, bionda e corteggiatissima da uomini ricchi e benestanti. «Io non ero nessuno, ero uno spilungone tutto orecchie intimidito dalla sua bellezza e dunque casto», racconterà Fo. Fu lei a baciarlo per prima e si sposarono nel 1954. Dalla loro unione nacque il figlio Jacopo. «Con Franca abbiamo vissuto tre volte più degli altri», diceva spesso ripercorrendo i ricordi della loro vita insieme.
Il Nobel per la letteratura
Vinse il Premio Nobel per la letteratura nel 1997, ma era in lista già dal 1975. Tra i suoi più celebri capolavori vale la pena di ricordare Mistero Buffo, che diventerà un successo platenario. Tra gli altri cult Lu santo jullare Francesco nel 1999, Ubu rois, Ubu bas e L'Anomalo Bicefalo negli anni Duemila, ma la lista sarebbe troppo lunga. Il primo a commentare la scomparsa di Dario Fo è stato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. «L'Italia perde uno dei grandi protagonisti del teatro, della cultura, della vita civile del nostro Paese. La sua satira, la ricerca, il lavoro sulla scena, la sua poliedrica attività artistica restano l'eredità di un grande italiano nel mondo. Ai suoi familiari il cordoglio mio personale e del governo italiano».