1 maggio 2024
Aggiornato 23:00
Il commento del deputato grillino

Di Battista: Abbiamo vinto, siamo forza di governo credibile

Alessandro Di Battista gioisce per la vittoria a Roma di Virginia Raggi e a Torino di Chiara Appendino: «Orgogliosi dei risultati, ma serve umiltà». Il Movimento si prepara a governare le due grandi città d'Italia

ROMA – Virginia Raggi a Roma, Chiara Appendino a Torino: il Movimento 5 Stelle la fa da padrone in questa seconda tornata elettorale. Salvo Milano, che va al candidato del centrosinistra Beppe Sala, le altre due grandi vanno ai grillini. «Abbiamo vinto queste elezioni comunali. Siamo forza di governo credibile. Ce lo riconoscono i cittadini. Si inizia a lavorare adesso. Grazie a chi ci ha dato fiducia per la prima volta. Cercheremo di non tradirla». Questo, a caldo, il primo commento del deputato pentastellato Alessandro Di Battista, che, in una dichiarazione rilasciata al tg di La7, esamina la vittoria delle due candidate e afferma.

Un popolo che alza la testa contro la corruzione
A proposito di Roma, Di Battista afferma che amministrare una città come Roma è «estremamente complesso». Il deputato si dice convinto che molti dei cittadini che non hanno votato il M5S «per le loro ragioni, in realtà sono d'accordo ad avere l'acqua pubblica, ad avere un controllo degli appalti in questa città, ad avere sicurezza nelle periferie, ad avere investimenti in cultura, in asili nido, in mobilità sostenibile». Lo dice «con estrema lealtà», Di Battista: «Quando il Movimento dovrà aggredire sacche di corruzione e di malaffare sosteneteci, perché non sarà facile. Perché dei poteri forti, dei potentati hanno sempre mangiato sulle nostre spalle ed hanno utilizzato i comuni come bancomat. E questo deve finire». Per far sì che finisca non è sufficiente vincere le elezioni, secondo il deputato, ma occorre «un Popolo sovrano che alza la testa, che rivendica diritti e non si accontenta di qualche bonus renziano».

«Orgogliosi dei risultati, ma serve umiltà»
Quello che dice Di Battista è che comunque il Movimento dovrà continuare quello che ha iniziato con «molta umiltà», nonostante lo spessore delle due vittorie. «Io sono orgoglioso di quel che abbiamo fatto perché quando rispetti tutti i patti con i cittadini, restituisci tanti soldi e sostieni le imprese, non prendi un euro di finanziamento pubblico, rifiuti tutti i privilegi, stai sempre in piazza e «lotti» nell'esclusivo interesse generale del popolo italiano alla fine raccogli. Se semini raccogli», spiega il deputato. «Però umiltà. Il lavoro inizia adesso». Quello che chiede il grillino è «un grande sostegno da parte dei romani, dei torinesi, di tutti i cittadini delle città dove amministriamo perché la situazione l'hanno incancrenita moltissimo decenni di partitocrazia e di partito unico». Invece ora è «tempo per i cittadini (non per gli elettori del M5S) di riprendersi la propria sovranità e di combattere democraticamente per i diritti. Noi vogliamo soltanto giustizia, diritti e una vita normale».

Perché M5S è diverso dal Pd
Non manca il consueto attacco del Movimento alla politica di Governo e al partito del premier Renzi: «Vedete – dice Di Battista –, in Parlamento sono 3 anni che avanziamo proposte al partito di maggioranza, al PD. Sull'abolizione di Equitalia, su una vera legge anti-corruzione (non quella buffonata renziana che di anti-corruzione ha solo il nome), progetti di legge per le piccole e medie imprese. Ce le hanno sempre bocciate solo perché le presentiamo noi». Quello che si propone di fare, invece, il Movimento nelle grandi città che è chiamato ad amministrare è l'esatto contrario: «Io oggi dico ai consiglieri di minoranza del PD e anche a quelli di destra che se dovessero avanzare proposte buone, utili per i cittadini noi le voteremo. Perché a me non interessa vincere le elezioni, mi interessa risolvere i problemi di tutti noi cittadini». Una politica del tutto diversa, dunque: «Questa è la bella politica. Ce l'hanno inquinata, ce l'hanno sporcata ma in realtà la politica è la cosa più bella del mondo. Significa risolvere insieme dei problemi. La politica è meravigliosa».