17 agosto 2025
Aggiornato 22:00
Il piano del leader della Lega

Immigrazione, Salvini: Tre proposte per fermare l'invasione se fossi al posto di Renzi

Secondo Salvini i centri di identificazione andrebbero spostati aldilà del Mediterraneo, sulle navi dovrebbe avvenire ad una prima identificazione e il personale delle commissioni prefettizie andrebbe aumentato. Continua l'attacco a Renzi

ROMA – Matteo Salvini torna a parlare di immigrazione e lo fa rispetto agli ultimi fatti di cronaca che vedono tre arresti a Bari per terrorismo internazionale. Secondo le indagini della Dda di Bari, nel capoluogo pugliese, una cellula legata all'Isis progettava attentati in Italia, in Francia, in Belgio e in Inghilterra. «Uno dei due era ospite, a nostre spese, del Cara di Bari. Quante "bombe umane" stanno facendo entrare in casa nostra?», chiede il leader del Carroccio sul suo profilo Facebook. Il governo, a detta di Salvini, sarebbe complice del proliferare in Italia di possibili terroristi per via della politica sull'immigrazione adottata: «Dobbiamo aspettare un attentato (Dio non voglia) per controllare le frontiere, limitare gli ingressi, aumentare le espulsioni?», chiede ancora il leader leghista.

Come affrontare l'emergenza immigrazione
Solo poche ore prima, Matteo Salvini aveva risposto ad un ascoltatore di Radio Padania che chiedeva al segretario del Carroccio quali le proposte della Lega in materia di immigrazione per tamponare la situazione attuale: «Le stesse che proponiamo da sempre – risponde Salvini – e che sembra finalmente vadano bene anche al governo e al «fenomeno» di Firenze». La prima cosa che Matteo Salvini farebbe se fosse al governo sarebbe spostare i centri di identificazione dall'Italia ai Paesi aldilà del Mediterraneo, «laddove ci sono governi in grado di gestirli».

L'identificazione in nave e snellire la burocrazia
La seconda mossa che il leader della Lega metterebbe in pratica sarebbe l'identificazione dei migranti direttamente a bordo delle navi che li soccorrono in mare. La terza proposta è relativa alle commissioni prefettizie: per Salvini sarebbe opportuno che venisse aumentato il numero del personale impegnato nell'identificazione dello status del migrante: «Per distinguere subito i veri profughi e quelli che invece sono da espellere. Perché c'è una bella differenza tra l'immigrazione zero, che sappiamo tutti non essere attuabile, e quel che si fa qui dove entra chiunque», spiega il leader della Lega.

Contro Renzi, contro la Cei
Non mancano gli attacchi al governo Renzi e al premier. Per Salvini, col passare dei giorni il presidente del Consiglio «diventa sempre più pericoloso» e col passare dei giorni «diventa difficile rimediare ai danni che sta facendo». Il segretario della Lega non risparmia proprio nessuno e bacchetta anche i vescovi in merito alla proposta della Fondazione Migrantes sulla possibilità di concedere un permesso umanitario per tutti i richiedenti: «Pacatamente, posso dire che non sono per nulla d'accordo?».