Dopo la strage di Bruxelles, ecco le nuove minacce dell'Isis: nel mirino dei jihadisti ora c'è Roma
La città eterna è l'obiettivo più citato in queste ore dai militanti dello Stato islamico sul web. Nel frattempo sono stati già intensificati i controlli negli obiettivi sensibili: aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane.

ROMA - Dopo la strage di Bruxelles sale l'allerta a Roma durante la settimana Santa. L'Isis minaccia di mettere a ferro e fuoco anche la Capitale d'Italia, e da sempre la città eterna è tra gli obiettivi di Daesh.
Le minacce dei jihadisti sul web
Dopo l'attacco al cuore dell'Europa, nella settimana Santa sale l'allerta anche in Italia. Parigi, Instanbul, Bruxelles. Ma anche Roma è nella lista nera dello Stato Islamico. La città eterna è l'obiettivo più citato in queste ore dai jihadisti sul web. Sui social media in lingua araba, infatti, si leggono minacce di nuovi attentati e i militanti affermano che «l'Isis ha colpito Bruxelles, ma ha gli occhi su Roma».
Il Viminale ha deciso di aumentare le misure di sicurezza
I video con la bandiera dello Stato islamico che sventola sul Vaticano fanno il giro della rete.«Bruxelles non è molto lontana da Roma: solo poche ore di treno», si può leggere su Twitter e a scrivere è uno dei tanti affiliati al Califfato. Il Viminale ha deciso di alzare le misure di sicurezza nella città eterna, già fissate a standard elevati dopo gli attacchi di Parigi. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha convocato il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica per valutare «ulteriori misure di contrasto e prevenzione» all'attività terroristica islamica.
Massima allerta per la settimana Santa
Nel frattempo sono stati già intensificati i controlli negli obiettivi sensibili: aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane. Aumenterà anche la vigilanza nei pressi delle ambasciate del Belgio presso la Repubblica Italiana e la Santa Sede. Questa è la settimana Santa, uno degli appuntamenti più importanti dell'intero anno giubilare e per tutto il mondo cattolico, e l'allerta sarà massima soprattutto nei prossimi giorni, quando i cristiani festeggeranno la Pasqua e Papa Francesco dirà la messa in piazza San Pietro.