27 agosto 2025
Aggiornato 19:30
L'ex sindaco sulla «salute» della politica romana

Rutelli: Roma in rovina, ora serve un governo di statura europea

Francesco Rutelli non si candida alle prossime elezioni. Il suo impegno per Roma è un altro: dire le verità scomode della politica capitolina in modo da migliorarla

ROMA - Roma «si sta decomponendo», e «quando attraverso una strada, o passo per un giardino che avevamo realizzato noi, e lo vedo in disfacimento, non mi rassegno. Non ci riesco. Roma è la mia città, qui la mia famiglia ha radici profonde». Lo spiega l'ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, in un'intervista al Corriere della Sera.

Dire la verità scomoda
Rutelli conferma la decisione di non candidarsi e spiega che «il mio scopo è dire una verità scomoda. Se la politica non mette in campo un governo di statura europea, non c' è speranza». Sui candidati sindaci, l'ex primo cittadino sottolinea di avere «un sentimento personale di affetto che mi lega a Giachetti. Ma sono amico di tutti loro: Morassut, Marchini, Bertolaso».

La corruzione negli uffici
«La mia funzione non è quella di tifare per qualcuno. Ma di dire a tutti loro che lo stato dell' amministrazione è in profonda decomposizione, che la sfiducia dei cittadini è al massimo, che negli uffici la corruzione è elevatissima. Troppe volte abbiamo visto che chi vince poi non ce la fa. Qui ci vuole un' aggregazione senza precedenti», conclude l'ex sindaco di Roma.


(con fonte Askanews)