19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
L'attacco dei pentastellati

M5s: «Renzi non rimborsa i truffati delle banche»

Carla Ruocco, esponente del direttorio del Movimento, a tutto campo contro il premier, dalla stepchild adoption allo scandalo banca Etruria: «Una vergogna rinviare i risarcimenti ai risparmiatori»

ROMA«Personalmente sarei favorevole a uno stralcio del tema adozioni perché sono una questione delicata». Così Carla Ruocco, esponente del direttorio del Movimento 5 stelle, nel corso del programma 'Studio24' di Rainews24. «Sarebbe una nota positiva se si affrontasse il tema delle adozioni in maniera complessiva in un provvedimento a parte», ha aggiunto. Ma il Movimento voterà al favore del ddl Cirinnà anche se nel testo finale non ci sarà la stepchild adoption. «Voteremo il testo anche senza le adozioni, la stepchild adoption è un tema molto delicato. Abbiamo dato libertà di coscienza – ha aggiunto Ruocco – per rispettare tutte le sensibilità presenti nel Movimento». Intanto è ripreso nell'aula del Senato l'esame del ddl Cirinnà sulle unioni civili. Dopo la replica del governo e la bocciatura della proposta di non passaggio agli articoli, ieri pomeriggio, questa mattina la seduta è dedicata all'illustrazione degli emendamenti.

Scandalo banca Etruria
La norma sulle unioni civili non è però l'unica mossa del governo a sollevare le proteste dei pentastellati: «Il rinvio delle misure per i rimborsi dei risparmiatori truffati dalle quattro banche è scandaloso». Così la Ruocco ha commentato la decisione del governo di non inserire tra i decreti legge varati ieri le norme per i rimborsi. «È scandaloso anche che si faccia una scrematura tra i risparmiatori truffati perché quelle transazioni sono state fatte sulla base di asimmetrie informative. In altri termini, si è trattato di una truffa». Un'accusa pesante a cui ribatte il presidente del Consiglio Matteo Renzi: il decreto sulle banche è il segno di «un impegno del governo e di tutte le istituzioni italiane per un consolidamento di un sistema bancario che è solido, non è il più preoccupante d'Europa e del mondo, tutt'altro – ha spiegato il premier nella conferenza stampa notturna sui provvedimenti approvati ieri sera a palazzo Chigi – Sono molto più preoccupato per altre banche di altri paesi, anche più forti in teoria dell'Italia, ma ovviamente una crisi del sistema bancario in Germania o in altri paesi ha delle ripercussioni anche da noi. Voglio fare chiarezza di un piccolo equivoco che continua a girare, che dice che oggi noi non abbiamo riconosciuto i rimborsi. Ma non c'è bisogno di un decreto legge, la legge di stabilità già prevede un percorso, si tratta di aspettare i Dpcm e i decreti ministeriali che sono sostanzialmente pronti e saranno presentati nei prossimi giorni. Abbiamo avuto la possibilità sul tavolo di poter modificare con un decreto legge la legge di stabilità, ma mi sembrava e ci sembrava una soluzione abbastanza arzigogolata, l'abbiamo fatta un mese fa, non avrebbe avuto senso. Non c'è stato nessuno slittamento o rinvio, si tratta di non modificare leggi già approvate».

(da fonte Askanews)