Affittopoli, Codacons: «Causa di risarcimento contro i responsabili»
Il Codacons, essendo una onlus senza fini di lucro e per l'importante ruolo sociale svolto, dovrebbe godere di tali immobili in modo del tutto gratuito. Per tale motivo l'associazione si costituirà parte offesa nel procedimento dinanzi la Procura di Roma
ROMA - Il Codacons annuncia una causa di risarcimento nei confronti dei responsabili dello scandalo «affittopoli» nella capitale. L'associazione dei consumatori, infatti, a seguito delle cifre comparse in questi giorni sui giornali che vedono immobili di prestigio di proprietà del Comune affittati a pochi euro al mese o addirittura concessi gratuitamente a soggetti che non pagano alcun canone, ha deciso di passare alle vie legali.
I locali di Codacons
«Il Comune di Roma ha concesso alla nostra associazione l'utilizzo di due immobili in zona Prati, per il quale paghiamo da anni un regolare canone di affitto di importo abnorme rispetto ai pochi euro versati dai furbetti di affittopoli - spiega il Codacons - Se per una casa con vista Colosseo alcuni fortunati hanno pagato per anni una manciata di euro, o addirittura non hanno mai versato un soldo, noi per un piccolo sottoscala ammuffito in Via Andreoli, privo di riscaldamenti e con la presenza di topi, per i quali abbiamo dovuto sostenere spese di derattizzazione, paghiamo la bellezza di 340 euro al mese. Per la sede centrale del Codacons di viale Mazzini, invece, il canone sale a 540 euro, nonostante la struttura cada a pezzi e sia stata interamente ristrutturata a nostre spese».
I danni alla collettività
Senza contare che il Codacons, essendo una onlus senza fini di lucro e per l'importante ruolo sociale svolto, dovrebbe godere di tali immobili in modo del tutto gratuito. Per tale motivo l'associazione si costituirà parte offesa nel procedimento dinanzi la Procura di Roma e chiederà il risarcimento ai soggetti che saranno ritenuti responsabili dello scandalo affittopoli, per i danni arrecati alla collettività e per aver il Codacons sostenuto per anni ingenti spese di affitto e di manutenzione mentre altri soggetti, senza alcun titolo, occupavano immobili di prestigio in pieno centro senza spese o pagando solo pochi spiccioli.
(con fonte Askanews)
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