Comunali Roma, Giachetti: Non mi candido per Renzi
Parte la campagna elettorale del vicepresidente della Camera e candidato alle primarie del Pd a sindaco di Roma Roberto Giachetti
ROMA - «Sono felicissimo che Matteo Renzi ritenga che io sia la persona adatta a fare il sindaco di Roma, ma vorrei tranquillizzare tutti: non sono la persona che accetta perché Renzi mi chiede di farlo. Accettare l'ipotesi di poter vincere le elezioni e guidare l'amministrazione di Roma che sta in queste condizioni, o te ne convinci dentro prima, e poi se Renzi è d'accordo... », ha detto il vicepresidente della Camera e candidato alle primarie del Pd a sindaco di Roma Roberto Giachetti intervenendo a L'aria che tira su la 7
Romani stufi dei giochetti politici
«Credo che i romani, e non solo, si siano stufati di assistere a determinati giochi e giochetti, e sperano di vedere qualcuno, come io spero di fare, che guardi un po' avanti», ha continuato il vicepresidente della Camera. «Superate le primarie mi rivolgerò ai romani a prescindere dal ceto politico. Non possiamo tornare ogni volta a guardare indietro con lo specchietto retrovisore a tutto quello che è accaduto perché non andremmo da nessuna parte», ha aggiunto il candidato.
«Invito romani a passione per politica»
«La cosa che temo di più, ed è l'invito più grande che rivolgo alle persone: provate ad avere fiducia e riappassionatevi della politica, perché la cosa più brutta è che il 50% di una comunità se ne resta a casa perché non crede più che la politica possa essere un modo attraverso il quale si possa migliorare la vita della propria comunità», spiega il candidato del Pd.
«Parte Pd problema anche per me»
«Penso che ci sia un Pd che è stato un problema per il Pd e che potrebbe essere un problema anche per me. Io non ho intenzione di fare una campagna elettorale facendo finta che quello che è successo non sia successo. Vorrei fare una campagna elettorale dicendo, e sperando di essere creduto, che questa è un'occasione per fare in modo che anche il Pd possa essere un'altra cosa», ha detto il vicepresidente della Camera e candidato alle primarie del Pd rispondendo alla conduttrice Myrta Merlino, che gli chiedeva se ritenesse che il Pd fosse o no una zavorra per la sua elezione.
«Non temo nessuno»
«L'esperienza che stiamo vivendo con il prefetto Tronca, che evidentemente è un funzionario dello Stato, plasticamente mette in evidenza che cosa vuol dire l'assenza della politica, dovrebbe farci riflettere», spiega Giachetti.
«Non temo nessuno e ho rispetto di tutti perché mai come in queste occasione le elezioni sono contendibili per tutti. Tre schieramenti, che bisognerà vedere se saranno uniti o non uniti, ma possono arrivare al ballottaggio», ha risposto il candidato del Pd.
Perimetro coalizione dato da primarie
«Il primo perimetro della coalizione di centrosinistra sarà quello dato dalle primarie e vedremo alla fine chi vi parteciperà. Al momento ci sono io, il sottosegretario Rossi e Pedica. Sono convinto che ci saranno altre candidature e ringrazierò tutti quelli che si candidano perché rafforzano un gioco democratico che credo sia molto importante», ha aggiunto Giachetti. Giachetti un uomo di sinistra? "Questo lo dovrebbero spiegare a quelli di Sinistra italiana, perché non sono convinti che io lo sia. Per fortuna ho una storia che lo dimostra", ha spiegato ancora il candidato del Pd.
(con fonte Askanews)
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