16 aprile 2024
Aggiornato 06:00
il post incriminato

Caso Cucchi, la sorella posta su Fb la foto del carabiniere e viene denunciata

Il legale del militare spiega che dalla diffusione dell'immagine il suo assistito riceve "minacce di morte anche per strada"

ROMA - La foto su Facebook, palestrato e in costume da bagno sugli scogli, di uno dei carabinieri coinvolti nell'inchiesta bis sulla morte di Stefano Cucchi, ha scatenato una nuova bufera e rischia di diventare anche un altro caso giudiziario: Ilaria Cucchi, la sorella del geometra, morto nel 2009 nel reparto protetto riservato ai detenuti dell'ospedale Pertini di Roma, che ha pubblicato sul suo profilo social la foto del militare, sarà denunciata per diffamazione. Lo ha annunciato l'avvocato Eugenio Pini, che assiste il carabiniere, raccontando che il militare è stato anche «minacciato di morte persino per strada».

Ilaria Cucchi sarà querelata
«Non abbiamo ancora presentato la denuncia-querela per motivi di tempo e anche logistici, io sono a Roma mentre il mio assistito è in Puglia, ma confermo che la presenteremo e stiamo raccogliendo il materiale per farlo", ha dichiarato l'avvocato Pini, spiegando: «Differenzieremo le posizioni della Cucchi, per il post con la foto e le sue affermazioni, con una denuncia -querela per diffamazione, e le posizioni di coloro che hanno fatto minacce e ingiurie, che andranno identificati». L'avvocato Pini ha infatti raccontato che il carabiniere, non solo su Facebook ma anche per strada, è stato minacciato, e «minacce gravi, anche di morte». Dopo il post si sono scatenate le reazioni di «migliaia di persone che hanno creato un clima poco congeniale al processo», ma anche reazioni «di persone che possono essere potenzialmente pericolose».

La foto e il commento choc
L'atto che l'avvocato Eugenio Pini sta preparando per Ilaria Cucchi è una denuncia-querela per diffamazione, per il post pubblicato con la foto e le affermazioni che lo accompagnano. L'avvocato infatti ricorda che Ilaria ha attribuito responsabilità sulla morte, mentre «la causa della morte di Stefano Cucchi è ignota dopo tre gradi di giudizio, finiti con l'assoluzione di tutti gli imputati», e «l'inchiesta bis deve ancora accertarla", poi «anche per il commento che accompagnava la foto». Ilaria Cucchi ha postato sul suo profilo Facebook la foto del carabiniere indagato, che lo ritrae in costume da bagno, accompagnandola con questo commento: «Volevo farmi del male, volevo vedere le facce di coloro che si sono vantati di aver pestato mio fratello, coloro che si sono divertiti a farlo. Le facce di coloro che lo hanno ucciso. Ora questa foto è stata tolta dalla pagina. Si vergogna? Fa bene».

I militari indagati
Dopo molti post e reazioni, la stessa Ilaria ha pubblicato un nuovo messaggio dove ammoniva: «Non tollero la violenza, sotto qualunque forma. Ho pubblicato questa foto solo per far capire la fisicità e la mentalità di chi gli ha fatto del male ma se volete bene a Stefano vi prego di non usare gli stessi toni che sono stati usati per lui. Noi crediamo nella giustizia e non rispondiamo alla violenza con la violenza». I militari dell'arma sotto accusa nell'inchiesta bis sono Alessio Di Bernardo, Raffaele D'Alessandro, Francesco Tedesco, che devono rispondere di lesioni personali aggravate e abuso d'autorità, Vincenzo Nicolardi e Roberto Mandolini per falsa testimonianza e, il solo Nicolardi del reato di false informazioni al pm. Il gip ha nominato quattro periti per accertare la causa della morte di Stefano Cucchi. (Fonte Askanews)