20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
cosa farà tronca?

Taglio dei salari, i dipendenti capitolini scioperano domani

Venerdì 18 dicembre è previsto un presidio in Campidoglio promosso dalle sigle sindacali

ROMA - I lavoratori capitolini tornano in piazza contro il taglio dei salari: Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl hanno annunciato un presidio al Campidoglio per venerdì 18 dicembre, appuntamento alle 14. Il primo di una serie di azioni che - avvertono i sindacati - «promuoveremo in tutte le azioni possibili, anche durante il Giubileo, con gli occhi del mondo puntati su Roma».

32 milioni di tagli sulle buste paga dei dipendenti
«Questa è la prima risposta di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl di Roma Capitale alla beffa del governo», così in un nota congiunta, dove i sindacati spiegano: «Ieri non sono stati presentati gli emendamenti alla legge di stabilità, promossi dall'ex vicesindaco Causi e dal presidente del Pd Orfini e sostenuti anche dall'attuale gestione commissariale. E l'effetto è un taglio di 32 milioni sulle buste paga dei 24mila dipendenti sul fondo per il salario accessorio del 2016 e degli anni futuri e l'impossibilità di attivare percorsi assunzionali. Gli emendamenti - continuano - servivano non ad aumentare le retribuzioni, ma a mantenerle inalterate, anche considerando la riduzione dovuta ai pensionamenti che ha comportato comunque una diminuzione della spesa del personale, non compensata dalle mancate assunzioni che il piano triennale aveva programmato a cui l'amministrazione non ha dato seguito».

Una beffa per i lavoratori e le lavoratrici
E questa situazione - denunciano le sigle sindacali - si aggiunge al blocco dello stipendio da oltre sei anni a causa dei mancati rinnovi del contratto nazionale e ai tagli di circa 200 euro al mese sulle buste dei dipendenti dovute all'applicazione dell'atto unilaterale. «Questo il modo con cui si pensa di chiedere ai lavoratori e alle lavoratrici di Roma Capitale uno sforzo straordinario per il maggiore impegno che graverà sulla macchina capitolina nel 2016 con il Giubileo della Misericordia» ricordano Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, che avvertono: «E' una beffa per lavoratori e lavoratrici comunali, ma anche per i cittadini che dovranno sopportare servizi sempre più dequalificati e insufficienti a rispondere alle esigenze della popolazione romana e dei tanti pellegrini che si riverseranno sul nostro territorio per tutto il 2016».Quindi contro i tagli di una «ottusa politica ragionieristicara» che «compromette i diritti dei cittadini e i bilanci familiari dei dipendenti con buste paga ridotte anche di 500 euro al mese», «ribellarsi è giusto ed è il momento di farlo ora, per consentire quel dibattito in Parlamento che recuperi quanto il Governo non ha inteso fare».

L'incontro tra Tronca e i sindacati
I sindacati danno così la stura alla mobilitazione, che inizierà venerdì 18 dicembre con un presidio in Capidoglio, ma che «proseguirà con le azioni che verranno condivise con dipendenti e cittadini" e "in assenza di risposte convincenti continueremo alzando il livello della mobilitazione». E nemmeno il Giubileo - avvertono i sindacati sarà al sicuro: «Dignità al lavoro, diritto a servizi adeguati, queste le rivendicazioni di dipendenti e cittadini che promuoveremo in tutte le azioni possibili, anche durante il Giubileo, con gli occhi del mondo puntati su Roma». Intanto, ieri pomeriggio, in Campidoglio, il Commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca ha incontrato i segretari di Cigl Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, che «hanno espresso la propria amarezza per la mancata approvazione degli emendamenti sul salario accessorio». "Il Commissario - ha reso noto il Campidoglio - nel riconoscere la necessità di una strategia generale e condivisa per la definizione del problema, ha assicurato il proprio impegno a rappresentare al Governo l'esigenza di trovare una soluzione».Ci auguriamo che giunga al più presto. (Fonte Askanews)