30 luglio 2025
Aggiornato 18:00
Per la minoranza dem è sintomo di disgregazione

Pd, Guerini smentisce l'Unità: nessun calo di iscritti. Ma le polemiche rimangono

Il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini replica dalle pagine dell'Unità a chi parla di un un calo degli iscritti, mentre dalle file della minoranza si sottolinea la disgregazione e il calo di militanti che sta interessando il partito

ROMA - Il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini replica dalle pagine dell'Unità a chi parla di un un calo degli iscritti. «Nel 2014 - osserva - la campagna del tesseramento si è chiusa con quasi 370mila iscritti e quest'anno siamo completamente in linea con quei numeri».

Non si misura il successo di un partito con i numeri
«In Italia - aggiunge - in molti sono tuttora abituati a misurare il 'successo' di un partito politico con l'andamento del numero degli iscritti. Io invece credo che le cose stiano cambiando, che la militanza dentro una forza politica in questo momento si esprime in modi diversi, che non necessariamente comportano l'iscrizione»«Un altro esempio - prosegue poi Guerini - è quello dei giovani: sbagliato pensare che nel loro caso il calo del tesseramento indichi una disaffezione verso la politica. Nella nostra esperienza, vediamo molti giovani partecipare alle iniziative del Pd, con azioni di volontariato o dando il loro contributo ad appuntamenti e dibattiti elettorali, e questo pur non avendo la tessera del partito».

«Ballisti e nostalgici»
Guerini aveva già ribattuto all'Unità. «A chi gioca i numeri Pd al lotto ricordo che nel 2012 gli iscritti erano 477mila e non 800mila o altre traveggole interessate. Che il Pd con la segreteria Renzi ha ottenuto il 2 per mille di 550mila persone, record assoluto per un partito forte, il primo partito europeo per numero di voti, in salute e che il 5 e il 6 scende in piazza in tutta Italia con 1000 banchetti. Il resto sono solo chiacchiere campate in aria", aveva infatti affermato due giorni fa. «A ballisti e nostalgici di quando il Pd riportava risultati non proprio esaltanti, ricorderei che il numero degli iscritti di quest'anno è in linea con quello dello scorso anno, 366mila», ha detto Guerini.

Le critiche della minoranza
La notizia data dall'Unità è stata commentata, con toni del tutto diversi, da esponenti della minoranza Pd. «Sono mesi che la minoranza denuncia, inascoltata, il diffondersi nell'intera penisola del disgregante fenomeno dell'abbandono silenzioso di iscritti e militanti dal PD, oggi certificato dal desolante censimento del tesseramento e dei circoli. Di fronte a questa situazione non si può continuare a minimizzare, parlando di semplice razionalizzazione. Occorre,invece, reagire - unitariamente - per porre un freno alla dispersione di questo straordinario patrimonio passione civile e di energie umane». Lo ha affermato in una dichiarazione il senatore della minoranza Pd Federico Fornaro. «E' innegabile - ha detto- che la crisi organizzativa e della militanza nei grandi partiti di massa arrivi da lontano, ma è altrettanto legittimo pretendere che siano ricercate soluzioni per affrontare questa emergenza politica evitando di nascondere la testa sotto la sabbia, per di più da parte di chi vinse le primarie oramai due anni orsono con la premessa di cambiare verso al Pd».

Alleanze o coalizioni?
Al di là dei tesseramenti, non c'è dubbio che il Pd stia attraversando un momento di ridiscussione della propria identità. A far discutere, il rapporto con Ncd e l'eventualità di creare una coalizione di centrosinistra che possa mostrarsi realmente alternativa alle destre e al Movimento Cinque Stelle.  «Andrea Orlando ha ragione. Ripristinare la cultura delle alleanze e' fondamentale per il Pd e per lo stesso futuro del centro sinistra. Dar vita ad una vera coalizione capace di competere con il centro destra da un lato e il movimento di Grillo dall'altro e' la strada piu' giusta anche per battere la tentazione di riportare nel Pd pezzi di centro destra che rischierebbero di offuscare l'identita' e il ruolo politico dello stesso Pd». Lo ha affermato in una dichiarazione il dirigente del Pd Giorgio Merlo.

(Con fonte Askanews)