24 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Ama ha disposto interruzione del servizio

Mafia Capitale, 1800 cassonetti per la raccolta abiti saranno rimossi

Nel 2016, sarà bandita una gara ad evidenza pubblica per l'acquisto di cassonetti da utilizzare per il conferimento dei rifiuti tessili e si procederà per dotare l'azienda capitolina di strutture per valorizzazione in proprio questo tipo di materiali

ROMA - Ama Spa comunica di aver disposto l'interruzione del servizio di raccolta differenziata di indumenti e accessori di abbigliamento usati sul territorio comunale, revocando l'affidamento ai consorzi aggiudicatari Sol.Co e Bastiani. Nei prossimi giorni, pertanto, i consorzi dovranno rimuovere i circa 1.800 contenitori gialli dedicati alla raccolta nella città di Roma.

Nuova gara nel 2016
In una nota si rende noto, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione di Ama ha già deciso che il servizio di raccolta differenziata verrà internalizzato. Proprio per questo nel 2016, sarà bandita una gara ad evidenza pubblica per l'acquisto di cassonetti da utilizzare per il conferimento dei rifiuti tessili e si procederà per dotare l'azienda capitolina di strutture per valorizzazione in proprio questo tipo di materiali.

Il percorso di trasparenza
Il provvedimento, rende noto Ama, si inserisce «nel percorso di trasparenza e legalità intrapreso dal nuovo management di Ama, ed è stato deciso in quanto nell'ambito del processo per 'Mafia Capitale', lo scorso 5 novembre è stata resa pubblica la 'Relazione sugli esiti dell'accesso presso Roma Capitale' del Prefetto di Roma, che contiene anche un capitolo riguardante questo servizio». Un documento che evidenzia condotte non corrette dei due consorzi nella gestione e nella partecipazione alla gara del 2008, nonché l'esistenza di gravi infiltrazioni mafiose che avrebbero interessato anche direttamente talune delle cooperative esecutrici del servizio.



(con fonte Askanews)