Gasparri: Il Comune di Roma gestito da Marino andava sciolto per mafia, l'ha detto anche Buzzi
Il prefetto Franco Gabrielli e il governo sono responsabili e andranno denunciati: «La relazione che era stata predisposta dagli incaricati della Prefettura aveva proposto lo scioglimento per infiltrazione mafiosa»
ROMA - «Il Comune di Roma gestito da Marino andava sciolto per mafia. Lo dimostrano i documenti che erano stati tenuti riservati proprio per coprire le responsabilità della gestione Pd e lo dimostrano anche le ulteriori affermazioni di Buzzi». Lo dice il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Le colpe di Marino e del Governo
«La relazione che era stata predisposta dagli incaricati della Prefettura aveva proposto lo scioglimento per infiltrazione mafiosa. In quelle ottocento pagine, tenute riservate, ci sono elementi che dimostrano le gravi responsabilità di Gabrielli e del governo che hanno voluto tutelare Marino e non disturbare l'infiltrazione mafiosa nella Capitale. Per questa responsabilità andranno denunciati - attacca Gasparri -. Ormai questi rapporti sono di pubblico dominio e inchiodano coloro che hanno coperto le colpe di Marino e l'infiltrazione mafiosa che è proseguita nel tempo in Campidoglio. Del resto anche Buzzi afferma letteralmente: 'io sostengo che se c'era mafia prima c'è anche dopo, che la corruzione e l'arbitrio con la giunta Marino sono aumentate. Ma se io sono mafioso - dice Buzzi - perché non sciolgono il Comune di Roma dato che ho avuto rapporti con diciotto consiglieri comunali e cinque assessori?'».
«La Procura non ha nulla da dire?»
«Come abbiamo sempre sostenuto Buzzi ha controllato il Consiglio comunale e la giunta di Marino. Ma il governo e la prefettura si sono girati dall'altra parte. È questo il vero e ulteriore scandalo di mafia capitale sul quale andremo fino in fondo. La Procura non ha nulla da dire? In Parlamento si è impedito di parlare. Lo faremo, nelle prossime ore, nell'Aula del Senato perché non ci possono tappare la bocca come hanno voluto fare sin qui», conclude Gasparri.
(con fonte Askanews)