20 aprile 2024
Aggiornato 07:30
in cambio di atti a lui graditi

Gip Roma: «Logorelli prendeva con disinvoltura lo stipendio da Buzzi»

Flavia Costantini chiede i domiciliari per Clelia Logorelli, direttrice di Eur spa

ROMA - Per il gip di Roma Flavia Costantini, che, nell'ambito della più vasta inchiesta Mafia capitale, ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per Clelia Logorelli, dirigente Eur spa, accusata di corruzione - sussistono le esigenze cautelari perché la «disinvoltura e facilità con la quale ha percepito per più mesi lo 'stipendio' dal Buzzi, per lo svolgimento di atti a lui 'graditi' denota una spiccata pericolosità sociale».

C'è il pericolo di reiterazione del reato
«Riguardo alle esigenze cautelari - scrive il gip - si ritiene ricorra, nel caso di specie, il concreto ed attuale pericolo di reiterazione dei reati della stessa specie di quelli per i quali si procede», esigenze cautelari «che emergono, in particolare, nonostante l'incensuratezza della stessa, dalle concrete modalità e gravità dei fatti, susseguitesi per mesi, e considerato che la posizione dell'indagata deve necessariamente essere valutata nell'ambito della più vasta indagine, oggetto del presente procedimento, che ha permesso di evidenziare un contesto, nel quale anche la condotta ipotizzata nei confronti dell'indagata è maturata, nel quale l'attività corruttiva è risultata essere diffusa, dilagante e radicata da anni, quale normale esplicazione dell' attività lavorativa, nella gestione bene pubblico, costantemente e continuativamente 'piegata' ed 'inquinata' da offerte e dazioni di denaro».

La misura cautelare è necessaria
E «ciò emerge evidente dalla dimestichezza e disinvoltura dimostrata dagli uomini politici e dai pubblici funzionari indagati/imputati nell'ambito del presente procedimento nella commissione di reati contro la P.A., che permettono di rivelare un livello criminale trasversale alle varie compagini politiche». Quindi - argomenta il gip - «posto che per reati della stessa specie di quelli per i quali si procede, si intende reati che offendono lo stesso bene giuridico e non fattispecie omologhe a quelle per le quali si procede, l'attualità delle esigenze cautelari, nel caso di specie, è data dalla circostanza che la Logorelli risulta continuare a svolgere ad oggi la stessa funzione sopra indicata e la disinvoltura e facilità con la quale ha percepito per più mesi lo 'stipendio' dal Buzzi, per lo svolgimento di atti a lui 'graditi' denota una spiccata pericolosità sociale, considerato, inoltre, che l'attività criminosa è stata individuata fino all'esecuzione della prima misura cautelare, in seguito alla quale necessariamente sono stati interrotti i rapporti dell'indagata con il Buzzi ed i suoi collaboratori, stante l' esecuzione della misura cautelare", conclude il gip. (Fonte Askanews)