29 marzo 2024
Aggiornato 00:30
i grillini puntano al campidoglio

Di Battista: «Il balletto di Marino è avvilente»

Il M5S invita il Pd a sfiduciare il sindaco e porre fine al calvario della Capitale

ROMA - Il quasi ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, sembra essere sul punto di ritirare le dimissioni. Ma il M5S non gradisce ripensamenti e invita il Pd a firmare la mozione di sfiducia per "staccare la spina" e liberare la Capitale dall'impasse.

Di Battista: Il balletto di Marino è avvilente
«Il balletto 'Sostengo Marino, non sostengo Marino' è avvilente. Pochi mesi fa chi non appoggiava Marino era della mafia, oggi non è più così. Il Pd, Renzi e Marino sono fatti della stessa pasta, sono la stessa cosa, non mollano un osso se non hanno un altro osso da spolpare, non si alzano da una poltrona se non ne hanno un'altra su cui sedersi. Per loro la politica è professione, non risoluzione dei problemi dei cittadini», esordisce Alessandro Di Battista ai microfoni di Radio Radio.

Non mi candido per coerenza
«Io mi sono candidato perché c'erano principi, non regolette. Mi inorgoglisce che ci sia chi ritiene che io potrei essere un buon sindaco di Roma a livello personale, ma mi inorgoglisce ancor di più che il patto fiduciario tra me cittadino dentro le istituzioni e i cittadini fuori dalle istituzioni non si rompa», prosegue il grillino. «Parlando di ambizioni personali, il prestigio personale di essere il sindaco di Roma dorante il Giubileo è grandissimo, ma per me è più importante il rapporto fiduciario. La nostra forza è la coerenza. Se dimostriamo che io non mi candido, questa scelta dovrebbe convincere ancor di più i romani a votare il M5S». Alle parole di Di Battista seguono quelle di un altro grillino: "Siamo già al dopo-Marino. Da lui ci aspettiamo solo un atto di dignità, che presenti le dimissioni. Se il Pd vota la mozione di sfiducia insieme a noi stacchiamo la spina", afferma al Messaggero Marcello De Vito, capogruppo nel consiglio comunale di Roma. In vista delle prossime elezioni, «mi candiderò - afferma l'esponente grillino - ma nessuno di noi crede nell'uomo solo al comando. Ci sarà un'idea di squadra e un progetto». (Fonte Askanews)