28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
anche sel chiede al sindaco di restare

Marino pensa al ritiro delle dimissioni e il Pd trema

Secondo Alessandra Cattoi, il sindaco vuole andare in Aula e lasciare la 'patata bollente' al suo (ex) partito

ROMA - Sono Alessandra Cattoi, assessore al Patrimonio molto vicina al sindaco Ignazio Marino e Gemma Azuni di Sel, vicepresidente dell'Assemblea Capitolina, a dire chiaramente che sì, è vero, il sindaco uscente di Roma è tentato dall'idea di ritirare le proprie dimissioni.

Di Battista (M5S): Marino vuol portare il Pd alla crisi politica
Secondo Alessandra Cattoi e Gemma Azuni, il sindaco non ritirerebbe le dimissioni nella speranza di trovare una nuova maggioranza in Campidoglio che lo sostenga, ma per poter parlare al consiglio capitolino, per poter spiegare le sue ragioni visto che la vicenda giudiziaria legata alle spese di rappresentanza che lo ha portato alle dimissioni ora sembra molto ridimensionata (è stato lo stesso Marino a chiedere un incontro ai magistrati per chiarire la propria posizione ritenendo di non avere nulla da nascondere). Ed è Alessandro Di Battista del Movimento 5 stelle a dire chiaramente che l'intenzione ultima di Marino sarebbe quella di «portare Pd alla crisi politica trascinandolo in Aula", istituzionalizzando così la crisi e mettendo il Pd all'angolo, e da più di un punto di vista.

Il Pd ha bisogno della destra per far fuori il sindaco
Il Pd sarebbe innanzitutto messo alla prova sulla sua tenuta, perché ad oggi, nonostante le note sulla linea unitaria del partito e dei consiglieri capitolini, non è ancora chiaro se tutti e 19 i consiglieri del Pd saranno pronti a votare contro il loro sindaco in aula. Secondariamente, qualora questo accada, il Pd dovrà comunque presentare una mozione di sfiducia che non potrà sostenere da solo, e dovrà quindi accettare l'aiuto del Movimento 5 Stelle, o persino di Fratelli d'Italia o dell'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. In pratica, il Pd si allea a destra per fare fuori il sindaco del Pd che ha stravinto le primarie e che potrebbe avere ormai definitivamente chiarito la propria vicenda giudiziaria dimostrandosi innocente.

La giunta in Campidoglio è densa di suspence
Marino, al di là delle ricostruzioni di stampa, si mantiene sibillino e spiega che la riunione di giunta in corso in Campidoglio è «molto molto importante» e «densa di decisioni». Se le decisioni saranno sulla pedonalizzazione totale dei Fori Imperiali o sulla sua comunicazione in merito al ritiro delle dimissioni ancora non si sa. Il messaggio più chiaro arriva sempre da Cattoi, che spiega: «da alcuni giorni è stato tentato un dialogo, che è stato molto complicato, con i vertici del Pd - ha detto in una intervista la Cattoi - ma non essendoci altre vie di confronto aperte, l'unica che rimane è quella istituzionale di ritirare le dimissioni. In questo momento è un atto dovuto ed è l'unica strada per aver un confronto e spingersi a parlarsi. Il sindaco si è presentato dimissionario perché sembrava fosse colpito da un' enorme vicenda giudiziaria legata alle spese di rappresentanza che poi ha chiarito. Dopodiché io non nutro speranze che si possa andare avanti in questo clima di grande sfiducia. I consiglieri comunali possono sfiduciare il sindaco, ma lo devono dire e spiegare al sindaco e ai cittadini». Sel, che ha sempre chiesto a Marino di parlare in Aula e fare una verifica, mostrandosi più che disponibile a proseguire l'esperienza del 'marziano', ha fatto sapere tramite la consigliera Gemma Azuni che «il sindaco Marino farebbe bene a ritirare le dimissioni, non si può uscire così, senza aver minimamente interessato l'Aula. La maggioranza è composta da tre gruppi consiliari che non sono stati mai sentiti. È una questione di correttezza istituzionale. Sel vuole ascoltarlo e capire l'atteggiamento da assumere». (Fonte Askanews)