18 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Il fatto lo scorso 15 ottobre

Civitavecchia: Bambina dimenticata nello scuolabus

Hanno accompagnato i bambini a scuola e poi hanno parcheggiato l'autobus nella rimessa dimenticando al suo interno una bambina di appena tre anni. Ad accorgersi della piccola un passante

ROMA – A soli tre anni è stata «dimenticata» nello scuolabus e abbandonata nella rimessa. È successo a Civitavecchia lo scorso 15 ottobre, quando dopo aver concluso il percorso, gli autisti dello scuolabus non si sono accorti della piccola. È stato un passante ad udire i pianti della bambina e a dare l'allarme. Secondo i primi accertamenti la piccola vittima sarebbe rimasta chiusa nel mezzo per circa due ore.

Le indagini
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno accertato le responsabilità, intanto il sindaco della cittadina, Antonio Cozzolino, ha affermato di essere rimasto «sbigottito» nell'apprendere la notizia. Lo stesso primo cittadino chiede che venga fatta chiarezza sull'assurda e inconcepibile situazione: «Saremo irremovibili nel pretendere che vengano prese le decisioni più severe previste dalla legge. Invitiamo – prosegue Cozzolino - la società partecipata Argo a fornire a chi sta compiendo le indagini tutte le informazioni di cui hanno bisogno e mettersi a loro completa disposizione, come d'altronde già stanno facendo».

Bisogna essere intransigenti
L'incidente non ha provocato alla piccola alcuna conseguenza fisica, se non un grosso spavento, ma questo non basta per giustificare l'accaduto. Come spiega ancora il primo cittadino: «Tutto ciò restando fermo il principio che in casi come questi occorre essere intransigenti e, una volta accertate le responsabilità, che non possono non esserci perchè è palese che qualcuno ha sbagliato e lo ha fatto in modo grave, agire in maniera decisa. Vigileremo - prosegue il sindaco di Civitavecchia - affinchè vengano applicate le sanzioni più dure previste: questo vale per questo incredibile ed increscioso episodio ma anche in generale per tutti i dipendenti delle partecipate che devono capire la delicatezza e l'importanza del lavoro che svolgono».