12 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
Le norme del Tuel e le prossime date di 'Mafia Capitale'

Caso Marino, settimana decisiva per il prossimo futuro della Capitale

La prossima settimana sarà decisiva per gli inquirenti della Procura di Roma che dovranno dipanare la matassa riguardo il sindaco dimissionario della Capitale Ignazio Marino, a livello di indagini e non solo

ROMA - La prossima settimana sarà decisiva per gli inquirenti della Procura di Roma che dovranno dipanare la matassa riguardo il sindaco dimissionario della Capitale Ignazio Marino. Chi indaga vuole avere ben chiaro il quadro prima di fissare una serie di incontri o delegare le convocazioni agli investigatori della Guardia di finanza. Le fatture pubblicate dagli uffici del Campidoglio e riguardanti le spese sostenute da Marino dovranno esser circostanziate. «Una per una», si aggiunge.

20 giorni per ripensarci
Il testo a cui fare riferimento per capire cosa concretamente accadrà è il cosiddetto Tuel, il testo unico delle leggi che ordinano gli enti locali. All'articolo 53 si dice che «le dimissioni presentate dal sindaco diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio». Nel periodo indicato il sindaco può revocare le sue dimissioni e in quello stesso periodo sindaco, giunta e consiglio possono esercitare solo poteri di ordinaria amministrazione.

Scioglimento del consiglio e nomina del commissario
Scandite le ore ed i giorni le dimissioni diventano efficaci. A quel punto si procede, in base all'articolo 141 del Tuel, allo scioglimento effettivo del consiglio e alla contestuale nomina di un commissario. Con le dimissioni del sindaco decadono anche la giunta e tutte le altre cariche: i consiglieri comunali, ma anche i quattordici presidenti di Municipio, che in totale sono quindici (quello di Ostia era già stato sciolto per mafia).

Dimissioni sì, dimissioni no
Sveva Belviso, consigliere comunale di Altra Destra sul punto attacca: «Le dimissioni annunciate, ma non formalizzate sono il disperato tentativo di Marino di rianimare una consiliatura ormai finita. Per questo sfidiamo i consiglieri del partito democratico a firmare con noi le dimissioni per consentire lo scioglimento del Consiglio Comunale. Si restituisca al più presto la parola agli elettori».

Verso il Giubileo e il processo su Mafia Capitale
Tornando a quel che potrebbe accadere, c'è il fatto che il prefetto Franco Gabrielli, se Marino non dovesse fare un dietro-front, a fine ottobre dovrà nominare il commissario prefettizio. Questa figura - spiegano gli esperti - ha poteri identici a quelli di consiglio, giunta e sindaco messi insieme resta normalmente in carica fino al primo turno elettorale utile. La sua nomina coincide con due importanti eventi che cominceranno a Roma nei prossimi mesi: l'8 dicembre avrà inizio il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco e il 5 novembre partirà il processo di Mafia Capitale. Difficile che per quella data Marino possa comparire nell'aula principale del tribunale di piazzale Clodio con la fascia tricolore.

(con fonte Askanews)