ROMA - Per Mafia Capitale non serve un processo a tappe forzate. Ai difensori tramite la Camera penale di Roma non va giù il calendario provvisorio proposto dai giudici della X sezione e comunicato nei giorni scorsi agli avvocati. «Quelle quasi 140 udienze a Rebibbia impongono di chiudere gli studi», dice con una battuta un legale.
Diritto di difesa degli assistiti va garantito
E' forte la necessità «di assumere una posizione forte e chiara per rivendicare il riconoscimento del sacrosanto diritto a difendere i nostri assistiti e così il riconoscimento della nostra funzione, diritto e funzione che quel provvedimento svuota di ogni effettivo e concreto contenuto. Si sta 'drammatizzando' ulteriormente un processo che in realtà non ha nulla, ma proprio nulla di eccezionale, se non la banalità del contesto criminale e dei suoi protagonisti» si legge nella mail che sta circolando tra gli avvocati in queste ore.
In cerca di una posizione comune
Entro pochi giorni, le difese faranno il punto della situazione in una riunione «per assumere una posizione comune» e per «affrontare anche altri problemi che il processo presenta (trascrizioni delle intercettazioni, rilascio copie, contatti con gli assistiti)».
(con fonte Askanews)
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