29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Indagini in corso per capire le cause

Mafia Capitale, a fuoco centro di accoglienza sequestrato

Il centro di accoglienza «Il Ponte», gestito dalla cooperativa Atlante e sequestrato nell'ambito dell'inchiesta MAfia Capitale, in zona San Giovanni, è andato a fuoco per la seconda volta in pochi mesi

ROMA - Incendio sabato mattina a Roma nel Centro accoglienza «Il Ponte» in viale Castrense 50, in zona San Giovanni. Il centro, gestito dalla cooperativa Atlante, è sotto sequestro nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale e lo scorso giugno era stato già interessato da un altro rogo per il quale la Procura di Roma aveva aperto un fascicolo per incendio doloso.

I danni dell'incendio
Sabato scorso, intorno alle ore 9, per cause ancora in corso di accertamento nella struttura è divampato un nuovo vasto rogo, bruciando dall'interno materiali di risulta, materassi, letti e altri arredi. Il tetto è collassato. Sul posto sono intervenute sette squadre dei vigili del fuoco con due autobotti, che hanno spento l'incendio e stanno ancora effettuando la bonifica della struttura. Al momento non risultano persone ferite nè intossicate.

L'incendio di giugno e i documenti bruciati
Nel rogo avvenuto lo scorso giugno negli uffici del Centro accoglienza «Il Ponte» in viale Castrense a Roma erano andati a fuoco, secondo gli investigatori della polizia, carte e documenti "riconducibili a Salvatore Buzzi" ed il fatto fu messo in relazione con un altro rogo avvenuto qualche giorno prima nella sede della cooperativa Atlante, in via Altamura 2, nello stesso stabile del centro accoglienza. I pm avevano ritenuto le vicende collegate ed i roghi di natura dolosa. Secondo gli inquirenti «Il Ponte» sarebbe riconducibile alla cooperativa Atlante, la cui sede era stata perquisita nel corso della seconda fase dell'inchiesta del Ros e della Procura capitolina su Mafia Capitale.

(con fonte Askanews)