28 agosto 2025
Aggiornato 02:30
«Istituti nel caos e precari senza risposte»

M5S: Il piano di assunzioni degli insegnanti è stato un «flop totale»

Con circa mille nuovi assunti contro i 100 mila promessi. A dirlo sono i parlamentari del Movimento 5 stelle, in un post sul blog di Beppe Grillo.

ROMA (askanews) - Il piano di assunzioni degli insegnanti è stato un «flop totale» con circa mille nuovi assunti contro i 100 mila promessi. A dirlo sono i parlamentari del Movimento 5 stelle, in un post sul blog di Beppe Grillo.

Al momento non esistono dati pubblici
Secondo i parlamentari pentastellati, «quella spacciata come la più grande operazione di assunzioni nel comparto istruzione ('Non l'ennesima riforma, non il solito discorso che propongono tutti i politici, una cosa diversa', cianciava il 3 settembre 2014 il presidente del Consiglio), ad oggi ha portato a un migliaio di nuove stabilizzazioni, mentre era stato garantito che le assunzioni sarebbero state almeno 100 mila. I conti - si legge nel post - sono presto fatti: i posti già autorizzati prima della riforma e, dunque, da assegnare questa estate nella fase 0 erano 36.627 (21.880 per turnover pensionamenti e 14.747 per il sostegno, già previsti). Le fasi di assunzione successive, A e B, prevedevano 10.849 posti aggiuntivi. Al momento non esistono dati pubblici relativi alla suddivisione delle assunzioni avvenute nelle fasi 0 e A (trasparenza questa sconosciuta)».

Scuole nel caos e precari senza risposte
«Sul caso l'M5s ha presentato un'interrogazione parlamentare ma sappiamo che complessivamente sono state 29 mila. Questo significa che non sono stati assegnati più di 7 mila posti relativi alla sola fase 0, cioè quelli che avrebbero dovuto dare comunque! Adesso che si è appena conclusa anche la fase B, sappiamo che sono state accettate 8.500 ulteriori proposte di assunzione che, sommate alle 29 mila delle fasi 0 e A, fanno 37.500. Se a questa cifra sottraiamo le 36.627 già previste, il risultato è presto fatto: le nuove stabilizzazioni fatte da questo governo sono un migliaio. Il numero di supplenze annuali - concludono - resterà sostanzialmente invariato, con la conseguenza di gettare le scuole nel caos e di lasciare senza risposte 100 mila precari indispensabili per il funzionamento dell'istruzione pubblica».