28 agosto 2025
Aggiornato 01:00
A dirlo è un'informativa del Ros

Mafia Capitale, parte della casa di Carminati fu pagata in nero

Secondo quanto ricostruito l'immobile fu pagato 500 mila euro, ma 150 mila di questi furono versati in nero. La donna che ha venduto, nel precisare che non conosceva Carminati e di averlo visto una sola volta, ha raccontato di aver messo in vendita la villa nel 2013 e di essersi rivolta, per la ricerca di acquirenti

ROMA (askanews) - Un agente immobiliare a disposizione del cliente e una villa da pagare parte 'in nero'. Sono questi gli ingredienti di una trattativa che ha riguardato nella veste di acquirente il boss di Mafia Capitale Massimo Carminati. In una informativa del Ros depositata agli atti negli ultimi giorni si riferisce in merito alla deposizione della vecchia proprietaria dell'immobile, una residenza a Sacrofano, resa l'8 luglio scorso.

La trattativa per l'acquisto della villa
Secondo quanto ricostruito l'immobile fu pagato 500 mila euro, ma 150 mila di questi furono versati in nero. La donna che ha venduto, nel precisare che non conosceva Carminati e di averlo visto una sola volta, ha raccontato di aver messo in vendita la villa nel 2013 e di essersi rivolta, per la ricerca di acquirenti, ad un conoscente, Agostino Gaglianone, imprenditore ritenuto vicino a Carminati e già finito nell'inchiesta della Procura di Roma. Grazie ad un agente immobiliare, che manifestò l'interesse da parte di una coppia (Carminati e compagna, Alessia Marini), la signora ricevette la proposta di acquisto per 500 mila euro. Accettata la proposta, si legge nel verbale di audizione della venditrice riportato nell'informativa, l'agente immobiliare prospettò alla venditrice che «la coppia era intenzionata a pagare la somma pattuita, versando 'in nero' una cospicua pare di quanto dovuto poiché, a dire dello stesso agente immobiliare, 'gli acquirenti erano degli imprenditori che avevano dei soldi da parte, proventi delle attività da loro svolte'».

350 mila euro
Al rifiuto di sottostare a tali condizioni, spiega la venditrice durante l'audizione, scaturiva - è detto nell'informativa - un'ulteriore trattativa «nel corso della quale la donna, benché non avesse mai ricevuto minacce ed intimidazioni esplicite dichiarava che 'la trattativa è stata a senso unico e l'agente mi consigliava caldamente di accettare la proposta, altrimenti non l'avrei più venduta». L'immobile fu venduto ufficialmente per 350 mila euro, mentre sembra proprio che altri 150 mila furono consegnati in contanti in diverse tranche dallo stesso agente immobiliare.