27 agosto 2025
Aggiornato 23:00
Con la mobilitazione della coldiretti al Brennero

Meloni: «Siamo al fianco degli agricoltori, salviamo il made in Italy!»

Secondo la presidente di FdI l'Unione Europea non tutela la nostra produzione nazionale

ROMA (askanews) - «Solidarietà di Fratelli d'Italia agli agricoltori e agli allevatori della Coldiretti che stanno manifestando alla frontiera del Brennero contro il finto 'Made in Italy' e i prodotti contraffatti importati nella nostra Nazione e che devastano la nostra economia. Siamo al loro fianco e continueremo a batterci per difendere la nostra produzione di fronte ad un'Unione Europea che non tutela a sufficienza l'eccellenza, l'identità e la qualità dei nostri prodotti e ad un governo servo delle lobby e nemico dell'interesse nazionale». E' quanto dichiara in una nota il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Meloni: Salviamo il Made in Italy
«Da un lato - aggiunge - è urgente che l'Ue introduca meccanismi più stringenti di etichettatura obbligatoria per impedire le contraffazioni e garantire la sicurezza alimentare. Dall'altro è necessaria una politica nazionale di filiera che tuteli il comparto latte come quello suinicolo e gli altri settori più esposti, consentendo a queste imprese di competere meglio e a prezzi accettabili, in modo da consentire alle aziende di trasformazione italiane di non avere più interesse a rifornirsi di prodotti esteri. È passato inutilmente il semestre di presidenza Ue, sta per finire l'Expo, hanno promesso di togliere la vergogna dell'Imu agricola ma di una grande riflessione su come non far morire tanta parte dell'agricoltura italiana non c'è nemmeno l'ombra", conclude.

Al Brennero la mobilitazione della Coldiretti
Intanto dal dossier di Coldiretti emerge che dalle frontiere italiane passano ogni giorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, ma anche concentrati, cagliate, semilavorati e polveri per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani, all'insaputa dei consumatori. Al valico del Brennero oggi sono giunti migliaia di agricoltori per fermare i traffici di una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca alle schifezze mentre a Bruxelles si sono mobilitati i giovani della Coldiretti per chiedere un cambiamento delle politiche europee.

#bastaschifezze
"Su twitter la mobilitazione puo' essere seguita con l'hastag #bastaschifezze. Tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri mentre la metà delle mozzarelle in vendita sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall'estero ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio indicarlo in etichetta, denunciano gli allevatori della Coldiretti che hanno scoperto numerosi carichi di prodotti lattiero caseari pronti per essere nazionalizzati. In Italia le poco più di 35.000 stalle sopravvissute hanno prodotto nel 2014 circa 110 milioni di quintali di latte mentre sono circa 86 milioni di quintali le importazioni di latte equivalente: per ogni milione di quintale di latte importato in più - denuncia la Coldiretti - scompaiono 17mila mucche e 1200 occupati in agricoltura.

Sempre più "cagliate" importate dall'estero
E la situazione sta precipitando nel 2015 con il prezzo riconosciuto agli allevatori che - denuncia la Coldiretti - non copre neanche i costi di produzione e spinge verso la chiusura gli allevamenti. L'impatto negativo è pero' anche sulla sicurezza alimentare. Nell'ultimo anno - denuncia la Coldiretti - hanno addirittura superato il milione di quintali le cosiddette cagliate importate dall'estero, che ora rappresentano circa 10 milioni di quintali equivalenti di latte pari al 10 per cento dell'intera produzione italiana. Si tratta di prelavorati industriali che vengono soprattutto dall'Est Europa che consentono di produrre mozzarelle e formaggi di bassa qualità. La situazione rischia di aggravarsi con la richiesta della Commissione europea all'Italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari previsto storicamente dalla legge nazionale.