15 ottobre 2025
Aggiornato 08:30
Lo scandalo continua

«Marino fa un altro regalo a Mafia capitale»

La denuncia del Movimento 5 stelle: «Con il bilancio che sarà approvato stanotte, la Giunta proroga gli affidamenti diretti alle cooperative e agli imprenditori al centro dell'inchiesta». Ben 13 milioni per strapagare gli alloggi destinati all'emergenza abitativa

ROMA – Doveva essere l’inizio della fase 2 di Ignazio Marino. Il primo passo per far rialzare Roma, finita per terra sotto i colpi del degrado, degli scandali e delle estenuanti trattative politiche per il rimpasto di Giunta. Invece, il bilancio consuntivo che il Consiglio comunale approverà questa notte è «in perfetta continuità con Mafia capitale», «l’ennesimo regalo ai soliti noti». È quanto ha denunciato in una conferenza stampa a Palazzo senatorio, a poche ore dal voto decisivo, il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle, alla presenza anche di Alessandro Di Battista. «Marino si sta dimostrando vile, troppo occupato a spartire poltrone e a risolvere i guai interni al suo partito – tuona il deputato – Non è in grado di risolvere i problemi, è incapace di amministrare».

Macché colpo di spugna
Sotto i riflettori grillini sono finiti gli affidamenti diretti per l’emergenza abitativa, già uno dei pilastri dell’inchiesta della Procura di Roma. «Il Comune paga fino a 3 mila euro al mese degli appartamenti fatiscenti in periferia, o fino a 1200 dei semplici bungalow, che trasforma in alloggi provvisori per i senzatetto – spiega il consigliere comunale Daniele Frongia – Già lo scorso 30 ottobre, un mese prima dello scoppio di Mafia capitale, venne proposta una delibera che avrebbe dovuto mettere fine a questi affidamenti diretti, che vanno a cooperative rosse, bianche e a singoli imprenditori». Ancor prima che esplodesse il caso, insomma, l’intenzione dichiarata da Marino era quella di bloccare questo incredibile spreco di denaro pubblico e far partire dei bandi di gara per individuare nuovi alloggi a prezzo di mercato. «Invece, al momento di approvare la delibera, la Giunta non le ha dato le coperture finanziarie, quindi di fatto l’ha svuotata – prosegue Frongia – A quel punto si sono limitati a prorogare i contratti già in essere: per questa voce il bilancio prevede ben 13 milioni di euro». Le stesse proroghe, del resto, sono state previste per gli altri servizi sociali al centro degli scandali: «Un milione di euro per i centri di accoglienza degli immigrati, 950 mila per i servizi a rom e sinti, 300 mila per l’emergenza freddo – elenca la consigliera Virginia Raggi – Si usa la dicitura ‘emergenza’  perché consente di procedere ad affidamenti diretti, evitando le gare. E le cooperative ci lucrano sulla pelle dei bisognosi, un tanto al chilo. Queste carte dimostrano che non esiste un prima e un dopo Mafia capitale: in otto mesi non è partito nemmeno un bando».

A sua insaputa
Tutto continua esattamente come prima, sostiene insomma il Movimento 5 stelle. E stavolta il sindaco Marino non può più fare finta di non sapere nulla: «Si è voluto far passare il concetto per cui lui è onesto e non si è accorto– commenta il capogruppo Marcello De Vito – Quindi ci pensiamo noi a segnalargli queste anomalie. Se stanotte approverà il bilancio, non potrà più dire di esserne inconsapevole. Gli diciamo: fermati, non approvarlo, fai un passo indietro. Torniamo a dare la parola ai cittadini e mettiamo fine ai due anni più brutti della storia politica di Roma».