Meloni: «Marino pensi al degrado di Roma, non a cancellare i numeri romani»
Con una delibera, il sindaco Ignazio Marino coglie al volo una circolare Istat per «adeguare le denominazioni delle aree di circolazione». In parole povere scompariranno dalle vie i numeri romani. Da Fratelli d'Italia le parole dure di Meloni e Rampelli: «Marino odia Roma»
ROMA – Fratelli d'Italia torna ad attaccare con durezza il sindaco Ignazio Marino. Il perché è presto detto: il primo cittadino ha colto al volo le direttive di una circolare Istat approvando la delibera «Adeguamento delle denominazioni delle aree di circolazione già esistenti ai sensi della circolare Istat». In parole povere, i numeri romani delle vie di Roma verranno cancellati via. Sui social network i romani si ribellano alla decisione e mettono in piedi una rivolta: non si può cancellare la storia di Roma con un colpo di spugna così.
New York Times e il reportage del degrado
Su Facebook l'ira di Giorgia Meloni si fa presto sentire. Il presidente di fratelli d'Italia-Alleanza nazionale denuncia la negligenza del sindaco rispetto alle vere problematiche della città e così ricorda come proprio ieri Roma fosse finita sulla prima pagina di uno dei più noti quotidiani statunitensi, il New York Times, ma non certo per le sue bellezze: il Nyt riporta, infatti, «un reportage sul degrado, l’incuria e l’abbandono di Roma descrivendo la Città Eterna come una discarica», scrive Meloni. Il sindaco Marino, invece di preoccuparsi di un'immagine di Roma che si sbriciola miseramente di fronte agli occhi del mondo intero, spreca le sue energie e quelle dell'amministrazione che guida per dare il via libera a delibere di dubbia importanza.
Marino, smettila di fare cose ridicole
Delibere che, anzi, vanno a danneggiare e sminuire ancora una volta la storia dell'Urbe. Come spiega Meloni, infatti, «la Giunta Marino cancella dalla toponomastica e dalle carte d’identità i numeri romani». E l'appello quasi disperato della leader di FdI-An, stanca e irritata dalle castronerie del primo cittadino, come la maggior parte dei romani, chiede al sindaco di smetterla: «Marino basta: sei ridicolo e stai facendo solo cose ridicole». Gli sforzi della giunta si volgano, piuttosto, alla rimessa a punto di una città che cade a pezzi: «Invece di togliere i numeri romani, togli lo schifo che si vede in ogni angolo di Roma», continua il leader di FdI-An. A detta di Meloni, il lavoro portato avanti dall'amministrazione guidata da Marino è tutt'altro che proficuo per la città, perché – continua Giorgia Meloni – «trasformare la Capitale d’Italia in un simbolo di degrado a livello internazionale è scandaloso».
Rampelli: campi pure Roma in Rom per coerenza
Dalle file di Fratelli d'Italia, a farsi sentire a proposito della questione dei numeri romani è anche il capogruppo alla Camera Fabio Rampelli, per il quale è una sola la spiegazione alla base della condotta del sindaco: «Marino il barbaro odia Roma al punto da eliminare i numeri romani». Con una provocazione, poi, il deputato di FdI chiede al primo cittadino di essere coerente fino in fondo: «Cambi il nome della città da Roma a Rom. Così si sentirà più a suo agio come sindaco di/dei Rom». E continua ancora con la denuncia: «A lui basta cambiare i numeri per fare il sindaco di Roma. A noi basterebbe cambiare sindaco».