Attentato Bardo, La Russa: problema immigrazione ha implicazioni con terrorismo
Il deputato di FdI punta il dito contro il governo Renzi e spinge affinché l'Ue attui una missione internazionale di pace che controlli i porti sulle coste africane e organizzi «un centro di accoglienza sul posto» per una equa distribuzione in Europa dei richiedenti asilo
ROMA - «La notizia che dovrebbe far riflettere molti, non è tanto l’arresto a Milano del marocchino coinvolto nella strage del museo Bardo a Tunisi, quanto il fatto che questo sia giunto in Italia sbarcando a Porto Empedocle su un barcone insieme ad altre 90 persone». Ignazio La Russa, deputato di Fretelli d'Italia-Alleanza Nazionale, commenta l'arresto del giovane marocchino accusato di essere coinvolto nell'attentato al museo Bardo di Tunisi, in cui lo scorso 18 marzo persero la vita 24 persone.
Problema immigrazione e terrorismo legati
Punta il dito contro il governo, l'ex ministro della Difesa, e denuncia l'incapacità del ministro dell'Interno e del premier di gestire lo stato di emergenza cui il Paese costretti a far fronte. Oltre al problema degli sbarchi e dell'immigrazione sregolata, La Russa sottolinea che una delle maggiori preoccupazioni al momento è quella di veder arrivare sulle coste italiane, su quegli stessi barconi della disperazione, anche soggetti legati allo Stato islamico. «Il governo Renzi – spiega il deputato – venga subito in Aula a riferire ma soprattutto capisca che il problema dell’immigrazione può avere implicazioni evidenti con il terrorismo e che quindi non possiamo permetterci un afflusso generalizzato e indistinto di persone che, approfittando della disperazione di molti immigrati e del finto buonismo di sinistra, arrivano in Italia con l’intento di colpirci».
Necessaria missione internazionale di pace
Quello su cui insiste l'ex ministro è la necessità di avviare una missione internazionale di pace il cui obiettivo principale sia quello di impedire che dalle coste africane partano ancora scafisti e barconi e soprattutto di predisporre centri di accoglienza in loco in cui i richiedenti asilo vengano «smistati» nei diversi Paesi europei: «Fratelli d’Italia da tempo sostiene che occorre una missione internazionale di pace per controllare i porti di partenza delle carrette della morte, arrestare i trafficanti di vite umane e organizzare un centro di accoglienza sul posto da dove smistare nei 28 paesi UE chi chiede e ottiene lo status di asilante».
In gioco la sicurezza del Paese
In ballo la sicurezza dei cittadini italiani. È per questo che il deputato di FdI-An chiede che il governo agisca e si muova nella direzione di una missione che coinvolga i militari italiani in primis. Rispetto alle missioni cui l'esercito ha preso parte negli ultimi decenni, quella sulle coste africane verrebbe percepita dai militari stessi come occasione concreta di difesa del Paese, spiega La Russa: «Renzi infine sappia che i militari italiani ed europei li abbiamo mandati in condizioni assai più pericolose in Afghanistan, Iraq e Kosovo e che questa missione europea la sentirebbero più rilevante per la sicurezza e la libertà della propria Patria. Più di ogni altra missione. Sicuramente più del prolungamento della missione in Afghanistan promessa da Renzi ad Obama», conclude il deputato.
Alfano: spostamenti Touil vanno chiariti
Intanto, secondo indiscrezioni riportate dai media tunisini, sembrerebbe che Abdelmajid Touil avrebbe partecipato alla seconda riunione della cellula terroristica autrice dell'attacco al museo Bardo, tenutasi l'11 marzo. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, precisa che «andranno chiariti» gli spostamenti del ventiduenne dopo l'ingresso nel nostro Paese. Tra il 17 febbraio – data di ingresso di Touil a Porto Empedocle – e «il 19 maggio non sono emerse evidenze della sua presenza sul territorio nazionale», precisa Alfano.
«Mai escluso che l'Italia sia a rischio terrorismo»
In occasione dell'informativa alla Camera sull'accaduto, il ministro dell'Interno punta l'attenzione sul successo dell'arresto: «Terrò fuori gli argomenti da campagna elettorale dalla mia informativa: parliamo dell'arresto di un sospettato di terrorismo, di un successo investigativo, frutto anche della buona cooperazione tra diversi Paesi nella lotta al terrorismo». Angelino Alfano risponde anche alle accuse mosse da quella parte di politica che punta il dito contro la scarsa attenzione del governo per l'allarme terrorismo: «Mai escluso che l'Italia sia a rischio terrorismo: sempre detto che l'allerta è elevatissima, anche sull'uso dei barconi per l'infiltrazione di terroristi, pur se finora mancano riscontri».
- 27/10/2019 La fine di al-Baghdadi, Donald Trump: «E' morto da codardo»
- 03/04/2019 Isis sconfitto o «disperso»? Il rischio del «mito» del Califfato
- 09/01/2019 Terrorismo e immigrazione clandestina, tunisino pentito: in Italia rischio di un esercito di kamikaze
- 21/12/2018 Il «pacifico» Marocco torna ad essere patria di jihadisti?