23 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Dopo il via libera del Senato

Ecco la legge anti-terrorismo del governo Renzi

Nella nuova legge antiterrorismo ventuno articoli per aumentare la sicurezza dei cittadini. Pene pesanti per foreign fighters, militari per Expo 2015, e aggravanti per le attività di addestramento e reati informatici.

Roma (askanews) - La possibilità di applicare la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza ai potenziali «foreign fighters"; l'introduzione di una nuova figura di reato destinata a punire chi organizza, finanzia e propaganda viaggi per commettere condotte terroristiche; la proroga dell' "Operazione strade sicure" con un nutrito contingente di militari che saranno a disposizione con l'inizio di Expo per presidiare gli obiettivi sensibili; l'attribuzione al procuratore nazionale antimafia di funzioni di coordinamento, su scala nazionale, delle indagini relative a procedimenti penali e a quelli di prevenzione in materia di terrorismo.

Ventuno articoli per combattere il terrorismo
Ventuno articoli per il rafforzamento della strategia di contrasto al terrorismo internazionale. Il Senato, con il voto di fiducia al Governo, ha dato il via libera definitivo al disegno di legge di conversione del decreto legge, licenziato dal Consiglio dei ministri il 18 febbraio scorso e approvato dalla Camera in prima lettura il 31 marzo, che contiene «misure urgenti per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale, nonché proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione».Tra le modifiche più importanti al testo durante l'esame in Commissione alla Camera va ricordato lo stralcio della norma (intervento sollecitato dallo stesso premier Matteo Renzi) che autorizzava la polizia a entrare all'interno dei computer da remoto per intercettare le comunicazioni via web dei sospettati di terrorismo. La norma era stata presentata proprio dal Governo e probabilmente ora sarà inserita nel ddl sulle intercettazioni.

Pene pesanti per i foreign fighters
La nuova legge interviene sulle disposizioni del codice penale relative ai delitti di terrorismo, anche internazionale, per punire con la reclusione da 5 a 8 anni i foreign fighters, ovvero coloro che si arruolano per il compimento di atti di violenza, con finalità di terrorismo. L'entità della pena consente l'applicazione della custodia cautelare in carcere; con la reclusione da 5 a 8 anni chiunque organizzi, finanzi o propagandi viaggi finalizzati al compimento di condotte con finalità di terrorismo; con la reclusione da 5 a 10 anni colui che dopo aver autonomamente acquisito le istruzioni relative alle tecniche sull'uso di armi da fuoco o di esplosivi nonchè alla commissione di atti di violenza con finalità terroristiche, pone in essere comportamenti finalizzati in maniera univoca alla commissione di tali atti.

Aggravanti per le attività di addestramento e l'uso di strumenti informatici
La disposizione, inoltre, aggrava la pena prevista per il delitto di addestramento ad attività con finalità di terrorismo, quando le condotte siano commesse attraverso strumenti telematici o informatici. Vengono introdotte misure per il contrasto alle attività di proselitismo attraverso internet dei "foreign fighters». Quando i reati di terrorismo, l'istigazione e l'apologia del terrorismo sono commessi tramite strumenti informatici e telematici, sono anzitutto previste aggravanti di pena. Si stabilisce poi che la polizia postale e delle comunicazioni debba costantemente tenere aggiornata una black-list dei siti internet che vengano utilizzati per la commissione di reati di terrorismo, anche al fine di favorire lo svolgimento delle indagini della polizia giudiziaria, effettuate anche sottocopertura.