De Vito: «Roma è finita in mano alle mafie. Ma il sindaco dov'era?»
Ottantotto clan mafiosi spopolano in tutta la regione: lo rivela il rapporto dell'Osservatorio antimafia. Il capogruppo grillino all'attacco: «Marino non è stato capace di assicurare la legalità nel Comune: si dimetta»
ROMA – 88 clan mafiosi, 834 indagati per associazione a delinquere, 849 immobili sequestrati, 339 aziende illegali per un valore di oltre un miliardo, 9.188 operazioni finanziarie sospette. I numeri che emergono dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio tecnico sulla sicurezza e la legalità nel Lazio, presentato ieri in Regione, mettono i brividi. La fotografia che ne emerge è quella di un territorio sempre più irresistibilmente nelle mani delle mafie, in cui la piovra ha allungato i suoi tentacoli senza freni, contagiando ogni ganglo dell'economia locale. «Poca violenza e tanti affari – riassume il presidente dell'Osservatorio Gianpiero Cioffredi – Dopo gli omicidi del 2011, legati allo spaccio di droga, le cosche hanno fatto la pace per non attirare le attenzioni degli inquirenti. E così il Lazio è diventata la piattaforma più importante del riciclaggio».
IL FALLIMENTO DELLE POLITICHE ANTIMAFIA – Se dal piano criminale ci si sposta su quello politico, però, questi dati non possono che essere letti come la testimonianza plastica di un fallimento. Da parte della politica tutta, ma specialmente di un centrosinistra ripresentatosi al governo della Capitale proprio sventolando la bandiera della lotta alla criminalità. E a cui l’opposizione, oggi, chiede il conto. «Certo che questi numeri ci preoccupano – commenta il capogruppo del Movimento 5 stelle al Campidoglio, Marcello De Vito, al DiariodelWeb.it – anche perché ci sembra che la risposta della Giunta Marino, fino ad oggi, sia stata del tutto inefficace».
DE VITO: «DA MARINO SOLO OPERAZIONI DI FACCIATA» – Ma cosa potrebbe e dovrebbe fare, in concreto, la politica per contrastare l’invasione delle cosche? È innanzitutto dalle nomine, secondo i grillini, che dovrebbe partire la lotta alle mafie: «Il ruolo della politica è quello di mettere cittadini onesti, seri e corretti nei ruoli cardine, e finora questo non è avvenuto. Parte tutto da qui: dalla scelta delle persone da posizionare nei ruoli chiave, necessari ad assicurare la legalità». Invece, tutto ciò che l’esecutivo di Ignazio Marino è riuscito a mettere in campo in questi anni, racconta ancora De Vito, sono semplici «operazioni di facciata».
IL M5S CHIEDE LE DIMISSIONI DEL SINDACO – «In questo Comune bisognerebbe fare tabula rasa – attacca il pentastellato – non basta un assessore alla Legalità. Cui peraltro inviamo anche tante segnalazioni che non ricevono seguito, così come le nostre battaglie in commissione trasparenza. È un fatto che Mafia capitale abbia operato anche durante questa consiliatura. Marino, perciò, dovrebbe prendere atto di non essere stato all’altezza di assicurare trasparenza e legalità nel Comune e dimettersi».
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