12 ottobre 2025
Aggiornato 11:00
Governo battuto in Commissione al Senato

Addio senatori a vita

Il governo è stato battuto, in commissione Affari costituzionali alla Camera, durante il voto di due emendamenti al ddl riforme che riguardano la composizione del nuovo Senato, presentati dalla minoranza Pd e da Sel. Gli emendamenti approvati stabiliscono che non ci saranno i senatori a vita di nomina presidenziale.

ROMA - Il governo è stato battuto, in commissione Affari costituzionali alla Camera, durante il voto di due emendamenti al ddl riforme che riguardano la composizione del nuovo Senato, presentati dalla minoranza Pd e da Sel. Gli emendamenti approvati stabiliscono che non ci saranno i senatori a vita di nomina presidenziale.

100 SENATORI TERRITORIALI - Sui due emendamenti identici il governo aveva dato parere contrario, ma al momento della votazione le modifiche sono passate con 22 voti a favore e 20 contrari. I sì sono arrivati da Sel, dal Movimento 5 Stelle, dalla Lega, dal deputato di Forza Italia Maurizio Bianconi, ma anche da una serie di esponenti delle minoranze del Pd, tra i quali anche i firmatari di uno degli emendamenti: Roberta Agostini, Rosy Bindi, Gianni Cuperlo, Alfredo D'Attore, Marilena Fabbri, Enzo Lattuca, Giuseppe Lauricella, Marco Meloni, Alessandro Naccarato e Barbara Pollastrini. Con l'approvazione della modifica il testo prevede che Palazzo Madama abbia cento senatori rappresentanti territoriali e che, rispetto al testo arrivato dal Senato, siano aboliti i senatori a vita.