26 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Parla uno dei capi

Il boss di Fino Mornasco: "La musica cambia ma non noi delle 'ndrine"

Il boss della 'ndrangheta a capo della locale di Fino Mornasco, in provincia di Como, non ha dubbi. Nell'intercettazione di una sua telefonata dichiara: ""La musica può cambiare ma per il resto siamo sempre noi." E' stato arrestato questa mattina nell'ambito dell'operazione "Insubria".

MILANO - Il boss della 'ndrangheta a capo della locale di Fino Mornasco, in provincia di Como, non ha dubbi. Nell'intercettazione di una sua telefonata dichiara: ««La musica può cambiare ma per il resto siamo sempre noi.» E' stato arrestato questa mattina nell'ambito dell'operazione "Insubria".

LA MUSICA NON CAMBIA AFFATTO - «La musica può cambiare ma per il resto siamo sempre noi.. non è che ... non è che cambia. .. noi non possiamo mai cambiare». Sono parole di Michelangelo Chindamo, il boss della 'ndrangheta a capo della 'locale' di Fino Mornasco (centro della provincia di Como) arrestato questa mattina nell'ambito dell'operazione «Insubria» insieme ad altre 39 presunti affiliati alla criminalità organizzata. E' una frase intercettata dagli inquirenti della Dda di Milano il 4 luglio 2013 e contenuta nell'ordinanza di custodia cautelare firmata oggi dal gip Simone Luerti.

LA 'NDRANGHETA CALABRESE SI E' TRASFERITA IN LOMBARDIA - Il giudice non ha dubbi: questa dichiarazione, si legge nel provvedimento, non soltanto «esprime 'la rassegnata accettazione di un ineluttabile destino criminale', ma soprattutto attesta la tragica disperazione immanente all'immobilismo di un fenomeno criminale che non solo non può, ma soprattutto non vuole, cambiare. Un fenomeno - scrive ancora il gip Luerti - che costringe investigatori e magistratura a tornare sugli stessi passi e negli stessi luoghi in cui più volte e con notevoli risultati si è operato il contrasto alla 'ndrangheta calabrese, da decennio ormai infiltrata ed anzi radicata in Lombardia».