18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Condannato in appello l'ex Direttore del TG1

A Minzolini due anni per peculato

Il senatore di Forza Italia, Augusto Minzolini, è stato condannato a 2 anni e sei mesi di reclusione in appello dopo l'assoluzione in primo grado per l'accusa di peculato, in relazione alle spese compiute con la carta di credito datagli dalla Rai all'epoca in cui era direttore del Tg1.

ROMA - Il senatore di Forza Italia, Augusto Minzolini, è stato condannato a 2 anni e sei mesi di reclusione in appello dopo l'assoluzione in primo grado per l'accusa di peculato, in relazione alle spese compiute con la carta di credito datagli dalla Rai all'epoca in cui era direttore del Tg1. La sentenza è stata emessa dai giudici della III corte d'appello di Roma. Il pg aveva chiesto una pena di 2 anni. I fatti riguardano il periodo tra il 2009 ed il 2011. Gli addebiti compiuti ammontano a circa 65mila euro. L'intera somma è stata a suo tempo restituita da Minzolini all'azienda di viale Mazzini.

RAI: ECCO QUANTO CI SONO COSTATE LE CENE DI MINZOLINI - «Cene da oltre 400 euro e lui, Minzolini, non ricorda?». Si è domandato l'avvocato che ha rappresentato le ragioni della Rai davanti ai giudici della corte d'appello. Il penalista ha ricordato come l'ex direttore del Tg1 debba rispondere delle spese compiute in 14 mesi, tra il 2009 ed il 2011, arrivando a sforare per circa 65 mila euro il budget previsto dalla carta di credito. L'avvocato ha ricordato: «Andiamo a vedere questi conti. Sono tutte cene in ristoranti di lusso. Con ostriche e vini da 100 euro a bottiglia. I menu scelti da Minzolini presentano ben 23 volte il consumo di ostriche. Il pasto è accompagnato in 16 occasioni dallo champagne e comunque sempre da vini pregiati (con prezzi a bottiglia vicini a 100 euro); la predilezione per pregiati crostacei, quali aragosta, astice e granchio, presenti sulle ricevute per ben 28 volte (oltre a pesce crudo, sushi, gamberi e mazzancolle); la presenza, in più occasioni, di due pasti durante i weekend; la netta prevalenza delle cene sui pranzi».

MINZOLINI: SONO INTERDETTO, ACCUSE INGIUSTE - «E' una sentenza che ci lascia interdetti. Alla lettura delle motivazioni valuteremo il ricorso in cassazione». Hanno detto così i difensori di Augusto Minzolini, gli avvocati Fabrizio Siggia e Franco Coppi, dopo la sentenza di condanna per l'ex direttore del Tg1 e senatore di Forza Italia. In aula i due penalisti avevano sostenuto che la carta di credito aziendale fosse «un mezzo di pagamento agevolato assegnato a Minzolini dalla direzione generale della Rai senza dover attendere il rimborso delle spese sostenute nel suo ruolo di direttore del telegiornale». Per la difesa del senatore di Forza Italia «non c'era nessuna indicazione nel regolamento dell'azienda televisiva su come giustificare e rendicontare le spese, lo prova il fatto che per 18 mesi la rai non ha avuto nulla da ridire sulle ricevute spedite per il rimborso».