«O si dimette o lo caccerà il prefetto»
Il presidente del Senato, Pietro Grasso, non si esprime in merito alla necessità o meno di presentare le dimissioni da parte del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ma ha sottolineato che, comunque, la legge sarà applicata come conseguenza alla sentenza.
NAPOLI - Il presidente del Senato, Pietro Grasso, non si esprime in merito alla necessità o meno di presentare le dimissioni da parte del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ma ha sottolineato che, comunque, la legge sarà applicata come conseguenza alla sentenza nel processo Why not che lo ha visto condannato a 13 mesi di reclusione. «Non ho un'opinione in proposito - ha detto Grasso parlando con i giornalisti a Napoli - il sindaco valuterà al meglio la situazione e sa benissimo che se non lo dovesse fare ci sarebbe comunque un provvedimento da parte del prefetto non appena si renderà esecutiva oppure si depositerà la motivazione della sentenza», ha concluso Grasso.
LA LEGGE VA APPLICATA - «La legge Severino è una legge che va applicata. Essendo, quindi, già stata applicata ad altri sindaci, penso che sia inevitabile che sia applicata».Ha commentato ancora il presidente del Senato, in relazione alla vicenda che vede coinvolto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Interpellato dai giornalisti a margine di una iniziativa ai Quartieri Spagnoli del capoluogo partenopeo, la seconda carica dello Stato ha aggiunto: «Naturalmente, poi, ci sarà il seguito dell'appello, dell'impugnazione, che potrà evantualmente dare un contorno definitivo alla vicenda», ha concluso.
CARDIELLO (FI): O LE DIMISSIONI O LA PUBBLICA GOGNA - Dello stesso avviso il senatore di Fi, Franco Cardiello. «Dopo la clamorosa condanna a 15 mesi di reclusione, Luigi De Magistris si deve dimettere. Diversamente, il prefetto di Napoli lo sospenda come è già accaduto a Terzigno ed in altri casi. Napoli non merita di essere amministrata da un signore, ex magistrato, che ha abusato dei suoi poteri violando la costituzione». Dichiara il senatore, membro della commissione Giustizia di Palazzo Madama. «Proprio De Magistris, che da magistrato ha provocato danni enormi applicando all'esercizio della sua professione una becera cultura forcaiola a prescindere - aggiunge Cardiello - ora non può invocare il garantismo. Si deve solo dimettere dimostrando, almeno in questa circostanza, un minimo di coerenza con sé stesso e con l'impostazione culturale che ha contraddistinto le sue azioni ed i suoi comportamenti. Temo purtroppo che non lo farà e pertanto ad horas presenterò un'interrogazione al ministro dell'Interno - anticipa il senatore di Fi - per chiedere che il prefetto provveda, come accaduto in altri casi simili e persino meno gravi, a sospendere De Magistris dalle funzioni di sindaco di Napoli».