Il pericolo sono le modalità di elezione del Capo dello Stato
Miguel Gotor, senatore del Pd, smentisce di aver parlato di una "svolta autoritaria pericolosa" a proposito del suo partito. Ma conferma che esiste il rischio concreto e imminente di una deriva plebiscitaria della democrazia italiana.
ROMA - Un articolo gli attribuisce "una frase che non ho mai pronunciato ne' in forma pubblica e ne' privata perche' non corrisponde per nulla al mio pensiero. Se ritenessi che fosse in corso 'una svolta autoritaria pericolosa', peraltro veicolata dal partito di cui faccio parte e dal presidente del Consiglio che sostengo e a cui ho votato la fiducia in Parlamento, non continuerei a lavorare, come sto facendo da oltre sei mesi con il massimo impegno, alla riforma del Senato, che ritengo essere un obiettivo irrinunciabile e da perseguire con la massima determinazione riformatrice possibile". Lo afferma in una nota Miguel Gotor, senatore del Pd.
"Limitatamente alle modalità di elezione del presidente della Repubblica, per come sono formulate nel testo base della riforma che stiamo modificando e migliorando - continua il senatore - ritengo che siano presenti i rischi di una deriva plebiscitaria della democrazia italiana, per ciò che riguarda le modalità di elezione del presidente della Repubblica. Proprio per questo, rispetto al testo base del Governo, vi saranno delle modifiche proprio grazie all'accoglimento e al rafforzamento di un emendamento che ho presentato nei giorni scorsi insieme con una ventina di senatori del Pd, evidentemente perché le preoccupazioni espresse sono state giudicate fondate".