18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Regione Campania

Truffe milionarie: indagato Corrado Gabriele, ex assessore alla Formazione e altri 15

Le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni per 20 milioni di euro a 16 persone accusate a vario titolo di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e materiale, commessa dal privato e abuso d'ufficio. Secondo gli inquirenti sono stati sottratti una serie di finanziamenti, di origine comunitaria e nazionale, erogati per la formazione professionale

NAPOLI - La Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato beni per circa 20 milioni di euro a 16 persone, fra cui l'ex assessore alla Regione Campania Corrado Gabriele. I 16 sono indagati a vario titolo di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità materiale commessa dal privato e abuso d'ufficio.

I PROGETTI MILIONARI - L'indagine, coordinata dai magistrati della Procura di Napoli, ha riguardato una serie di finanziamenti, di origine comunitaria e nazionale, erogati per la formazione professionale. Sequestrati, su richiesta del gip partenopeo, beni mobili e immobili, denaro, quote e partecipazioni societarie.
Tra i progetti sotto la lente delle Fiamme Gialle c'è il quello denominato «Buone Prassi», per il quale la Regione Campania aveva stanziato un finanziamento di oltre 8,7 milioni di euro. Per altri 66 progetti presentati da vari soggetti per la formazione professionale il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali aveva stanziato, rispettivamente, nel 2008 e nel 2009, finanziamenti per oltre 48 milioni e 149 milioni circa.

I FONDI UE - Gli ultimi 4 progetti invece rientravano nell'ambito dell'iniziativa comunitaria «Pic Equal» che aveva visto lo stanziamento di 1,6 milioni e di 2,7 milioni per due enti di Napoli, attivi nel settore della formazione. Le indagini, inoltre, hanno riguardato un precedente progetto, già finanziato, concesso dalla Regione Campania a una società cinematografica e di pubblicità per 471mila euro.

IL RUOLO DELL'ASSESSORE - Grazie anche a intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni e indagini bancarie, è stato rilevato che l'ex assessore alla Formazione, con tre dirigenti che si sono succeduti nel ruolo di coordinatore dell'Agc 17 della Regione, con «diversi sistemi di frode«», secondo la ricostruzione accusatoria, hanno consentito a vari imprenditori di «accedere a finanziamenti pubblici in violazione alla normativa sugli appalti, in alcuni casi adottando procedure in aperta violazione alla disciplina vigente, in altri casi omettendo l'indizione delle procedure di gara». Al termine delle indagini è emerso come le persone coinvolte avessero, a vario titolo, tentato di accedere a finanziamenti pubblici per oltre 200 milioni di euro, riuscendo a ottenerne circa 20 milioni.

LA CONTABILITÀ PARALLELA - La condotta fraudolenta era diventata talmente sistematica e collaudata che i responsabili, ha scritto in una nota il procuratore aggiunto di Napoli, Francesco Greco: «avevano persino istituito una sorta di contabilità parallela delle domande gestite in maniera illecita. In linea generale, la tecnica adottata dagli artefici delle frodi è risultata quella di gonfiare artificiosamente i costi relativi all'organizzazione di iniziative ed eventi, diversi dei quali mai realizzati, attraverso l'emissione di fatture di comodo, producendo così un duplice danno per la collettività. Il primo diretto, consistente nell'illecito accesso a cospicui finanziamenti in assenza dei necessari requisiti; il secondo indiretto, rappresentato dalla mancata organizzazione di effettive attività di formazione e avviamento al lavoro».