29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Riforme

Legge elettorale alla Camera, riforme costituzionali al Senato

I presidenti delle due ali del Parlamento si sono accordati, per «un'equilibrata condivisione dell'impegno riformatore ». A Palazzo Madama si lavorerà per «l'avvio di un più moderno ed efficiente bicameralismo differenziato»

ROMA - La legge elettorale passerà all'esame della Camera, ma le riforme costituzionali proseguiranno al Senato. E' quanto hanno convenuto i presidenti, Pietro Grasso e Laura Boldrini, nell'incontro avuto questa sera a Montecitorio e durato circa 50 minuti.

SENATO PRIORITÀ SU COSTITUZIONE - «I presidenti Grasso e Boldrini, nel definire l'intesa sul passaggio della materia elettorale alla Camera dei deputati - è scritto in una nota congiunta -, hanno allo stesso tempo convenuto sull'esigenza, anche ai fini di un'equilibrata condivisione dell'impegno riformatore, che il Senato abbia la priorità nell'esame dei progetti di legge di riforma costituzionale già presentati e preannunciati, in particolare quelli concernenti il superamento del bicameralismo paritario e per l'avvio di un più moderno ed efficiente bicameralismo differenziato».

LEGGE ELETTORALE - La nota ha proseguito: «La presidente Boldrini aveva avviato ieri la procedura di intese per stabilire la priorità nella definizione del testo di riforma elettorale, a seguito della richiesta emersa nella conferenza dei Capigruppo della Camera del 5 dicembre scorso e della successiva iscrizione all'ordine del giorno della commissione Affari costituzionali della materia elettorale, già in corso di esame presso l'omologa commissione del Senato».
Grasso e Boldrini hanno continuato: «I presidenti dei due rami del Parlamento hanno preso atto della sussistenza di una maggioranza numerica di senatori e deputati (alla Camera anche il gruppo Fratelli d'Italia) favorevoli al superamento del principio della priorità temporale, in forza del quale l'iter sarebbe dovuto proseguire al Senato. Tale percorso richiede evidentemente una conseguente e chiara assunzione di responsabilità da parte dei gruppi politici di entrambi i rami del Parlamento».

RIFORME IN PARALLELO - Quindi i due presidenti hanno concluso: «I presidenti delle Camere si sono infine impegnati a vigliare affinché le due commissioni Affari costituzionali procedano parallelamente con costante e reciproca attenzione sui rispettivi lavori, al fine di assicurare un più spedito e proficuo svolgimento dell'iter delle riforme che interesserà il prosieguo della legislatura».