29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Governo Letta

Salvini: «Letta si sta scavando la fossa. Dopo il voto di oggi i forconi dovrebbero entrare in Parlamento»

Il segretario del Carroccio ha spiegato: «Fuori dal palazzo è un disastro e chi ha avuto la fiducia oggi ha la coscienza sporca» perché è stata rivotata «una delega in bianco a Bruxelles per massacrarci», quindi «non si stupiscano se forconi e camionisti vengono a cercare qualcuno»

ROMA - «Letta si sta scavando la fossa. Dopo il voto (di fiducia, ndr) di oggi i forconi dovrebbero entrare in Parlamento», ha detto il neo segretario della Lega, Matteo Salvini, rispondendo ai giornalisti alla Camera. «Quando la protesta è non violenta - ha aggiunto - è sempre ben venuta. Noi della Lega abbiamo perso la pazienza e e il nostro 'no', oltre che dentro il palazzo, sarà gridato anche fuori».

DELEGA A UE PER MASSACRARCI - «Fuori dal palazzo - ha proseguito Salvini - è un disastro e chi ha avuto la fiducia oggi ha la coscienza sporca» perché è stata rivotata «una delega in bianco a Bruxelles per massacrarci», quindi «non si stupiscano se forconi e camionisti vengono a cercare qualcuno».

FI, FIDUCIA DA DETTATO DI SCUOLA - «Lei vuole la fiducia su ciò che non c'è e cioè su un documento che sarà deciso con l'azionista di totale maggioranza», ovvero Matteo Renzi, sul modello «del dettato scolastico», ha ironizzato il capogruppo di Forza Italia (Fi) alla Camera, Renato Brunetta, annunciando il voto contrario alla fiducia al governo.
«Letta - ha proseguito - è un fantasma che non può riconoscere il suo passato, perché è il passato delle larghe intese che è finito, e non sa quale sia il suo futuro, perché Renzi non gliel'ha ancora scritto, non gliel'ha ancora detto. Il discorso di un fantasma, un fantasma arrogante».

CHE TRISTEZZA ALFANO - Brunetta non ha risparmiato critiche al Nuovo centrodestra (Ncd): «Che tristezza vice presidente Alfano, che tradimento dei nostri elettori e della sua storia. E glielo dico con dolore, il dolore di un amico, la sola cosa certa è che in nome della stabilità l'unica cosa che è stata fatta è stato stabilizzarsi lì, a palazzo Chigi».

PARLAMENTO ILLEGITTIMO - Il capogruppo di Fi a Montecitorio è tornato sulla questione della illegittimità del Parlamento in seguito alla sentenza della Consulta sulla legge elettorale: «Si tratta di stabilire se saranno legittime le cose che farete e che saranno fatte con una maggioranza incostituzionale. Davvero ve la sentite di andare avanti in questo modo. A me sembra un pericolosissimo azzardo che mette in pericolo la tenuta stessa democratica».

NON DIAMO STABILITÀ A CIMITERO - «Non daremo la fiducia a un governo basato su fondamenta malate, noi non siamo qui - ha concluso Brunetta - per dare stabilità a un cimitero».

FDI, LETTA-AVATAR - «Siamo convocati per la fiducia a un governo senza che ne sia presente il vero padrone, che non è in Parlamento perché non è stato nominato senatore a vita come i suoi predecessori. Ci rivolgiamo quindi all'avatar del nuovo padrone, il presidente del Consiglio facente funzione Enrico Letta». E' quanto ha dichiarato oggi alla Camera Massimo Enrico Corsaro, deputato di Fratelli d'Italia (Fdi), durante la discussione in Aula sulle comunicazioni del presidente del Consiglio sulla situazione politica generale.

QUALI TAGLI A SPESA? - «Il presidente del Consiglio-avatar - ha proseguito Corsaro - ha parlato dell'abolizione delle province, mentre oggi in Aula si discute il provvedimento del governo che non le abolisce per nulla. Poi ha detto di voler porre fine al bicameralismo perfetto, ma lui e il suo partito hanno affossato una modifica costituzionale in questo senso, approvata dal centrodestra nella legislatura 2001-2006. Ha anche detto di voler modificare la disastrosa riforma del titolo V della Costituzione, approvata a stretta maggioranza dal centrosinistra quando Enrico Letta era ministro dell'Industria del governo D'Alema. Non ci ha detto però – ha proseguito il deputato di Fdi - come affrontare il debito pubblico, come ridurre la spesa, come abbassare le tasse, come allentare i vincoli burocratici e il diritto di veto del sindacato, come affrontare la spending review. Lo sa il Presidente che in Commissione Bilancio il suo viceministro Fassina ha dichiarato che spending review significa solo analisi della spesa, e non spending cut, cioè taglio di spesa?».

GOVERNO DI SINISTRA - Corsaro ha proseguito: «Questo governo ha prodotto i risultati più di sinistra della storia: i decreti svuota carceri, il prosciugamento del fondo per i rimpatri degli immigrati clandestini, madre e padre che diventano genitore uno e genitore due, l'aumento della pressione fiscale. La foglia di fico di parlamentari che avevano raccolto i voti a destra per poi appoggiare un governo di sinistra si è ristretta, ma qualcuno è rimasto, come il vicepresidente del Consiglio, che ha dichiarato di avere due piedi saldamente nel centrodestra. Noi aggiungiamo che le sue terga sono ancorate a una poltrona».

FI SI ALLEI CON NOI - Infine da Fdi hanno teso una mano verso Fi: «Alla parte del centrodestra che ha sbagliato a sostenere questo governo, e che è ora tornata a casa, Fdi propone di costruire insieme una nuova coalizione, che faccia autocritica su ciò che non siamo riusciti a realizzare in questi vent'anni: abbassare le tasse, limitare la burocrazia, liberare famiglie e imprese dalle troppe norme, mettere l'interesse nazionale al di sopra di tutto, anche di questa Europa della finanza e della massoneria. Stabiliamo insieme una fase di confronto pubblico sui nostri impegni e, con il sistema delle primarie, saranno i cittadini a scegliere da qui al 2015 quale sarà il nuovo leader del centrodestra, che dovrà sfidare la sinistra per impedirle di continuare a far danni».