19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
9 dicembre

I forconi in piazza, 14 agenti feriti a Torino

RP | I Forconi hanno deciso ieri pomeriggio di abbandonare la linea «dura» dei blocchi e dei presidi agli ingressi della città, a favore della linea più «morbida», attuando uno sciopero con momenti d`incontro pubblici e volantinaggio nelle principali piazze. Nel capoluogo piemontese però traffico in tilt, binari ferroviari occupati, bus bloccati e tafferugli

ROMA - Dopo settimane di annunci la protesta dei Forconi in Sicilia e nel resto dello Stivale è partita ieri sera.
Il movimento guidato da Mariano Ferro, ha deciso ieri pomeriggio di abbandonare la linea «dura» dei blocchi e dei presidi agli ingressi della città, a favore della linea più «morbida», attuando uno sciopero con momenti d'incontro pubblici e volantinaggio nelle principali piazze. Ciò nonostante in alcuni capoluoghi, come Torino, i manifestanti hanno occupato a «singhiozzo» le vie del centro e della periferia rallentando il traffico, occupando i binari del treno a Porta Nuova e Porta Susa e impedendo ai mezzi pubblici di circolare.

GARANTE SCIOPERI, TOLLERANZA ZERO - «Sul versante delle nostre competenze, il principio che sarà applicato quello della tolleranza zero». Lo ha detto il Garante degli scioperi, Roberto Alesse, in relazione alle proteste in corso legate ad alcune sigle dell'autotrasporto in una intervista a Radio 24.
Secondo Alesse, «tutto quello che sta avvenendo su scala nazionale ci fa capire che il Paese corre il rischio di scivolare lungo un crinale pericoloso che vede il disagio sociale riversarsi, sempre di più, sul piano del mancato funzionamento dei servizi pubblici essenziali. Le risposte sono, oggettivamente, ancora deboli e poco efficaci, nonostante gli sforzi che si stanno compiendo sul versante governativo. Esprimo la solidarietà al carabiniere ferito a Torino e a tutte le forze dell'ordine impegnate in queste ore a difesa della legalità», ha concluso Alesse.

FERRO, IL GOVERNO DEVE PARLARCI - Le ragioni della protesta che già due anni fa portò il caos in Sicilia e nel resto del Paese sono il malcontento nei confronti del governo e della classe politica. «C'è mezza Sicilia all'asta - ha detto il leader dei Forconi Mariano Ferro -, il governo ci deve dire cosa vuole fare. Incontri nelle stanze chiuse non ne facciamo. Altrimenti i cittadini pensano che ci siamo venduti. Li vogliamo fare alla luce del sole. Ci accusano di affossare l'economia con questi blocchi, ma l'economia l'ha affossata qualcun altro».

L'ASSALTO ALLE POMPE - Nei giorni scorsi, l'annuncio di un blocco generale dei tir, oltre a suscitare il malcontento dei cittadini, ha innescato una vera e propria psicosi generale, con gli automobilisti che hanno preso d'assalto le pompe di benzina per riuscire ad assicurare, anche dopo molte ore di coda, il pieno alle proprie auto. Già da ieri sera, però, con il profilarsi di una protesta meno dura, l'affluenza alle pompe di benzina era tornata alla normalità. Non è escluso, però, che la manifestazione dei Forconi, che proseguirà fino al 12 dicembre, possa comportare rallentamenti agli snodi ferroviari, autostradali, e nei porti.
Anche nel resto della penisola i Forconi hanno organizzato manifestazioni e momenti d'incontro: a Roma un presidio permanente sarà allestito in piazza dei Partigiani; mentre altri picchetti saranno in Emilia Romagna, in Toscana, Piemonte, Liguria, Friuli, Campania, Puglia e Calabria.

«VIVA LA MAFIA» - Intanto è montata una forte polemica nell'Agrigentino riguardo ad un volantino di sostegno alla protesta, nel quale compare la scritta «viva la mafia». L'avviso, inoltre, contiene minacce esplicite sia al presidente provinciale che al presidente nazionale della Fita Cna, dopo che l'organizzazione ha preso le distanze dal movimento dei Forconi.

TORINO NEL CAOS - Sono cominciati intorno alle due del mattino i presidi del Coordinamento 9 dicembre a Torino, in piazza Derna e in piazza Pitagora, ma anche al Caat Centro Agroalimentare di Torino. I manifestanti ogni cinque minuti fermano il traffico volantinando, creando forti rallentamenti.

14 AGENTI FERITI - La questura di Torino fa il bilancio degli scontri avvenuti oggi in città: 14 appartenenti alle forze dell'ordine sono rimasti feriti. I manifestanti - ha spiegato la questura - hanno lanciato pietre, mattoni e corpi contundenti di vario genere, usato bastoni ed esploso grossi petardi contro le forze di polizia, dispiegate a protezione degli obiettivi istituzionali del centro città e sono stati feriti un vice questore aggiunto della polizia di Torino, 8 agenti dei reparti mobili della polizia di Bologna e Padova e 5 carabinieri. Inoltre tre auto di servizio della polizia sono state danneggiate dal lancio di pietre e mattoni, con parabrezza, finestrini, fanali rotti.

NEGOZIANTI SPAVENTATI - Mercati vuoti, negozi quasi tutti chiusi, impossibile trovare un bar aperto in centro a Torino ma anche in periferia. In piazza Castello si stanno assembrando alcune centinaia di persone con striscioni contro politici e sindacati. I parcheggi dei Taxi sono vuoti, i mezzi pubblici sono in servizio ma risentono dei blocchi stradali.

BLOCCATI BUS - Gli ambulanti del presidio di piazza Castello stanno bloccando i mezzi pubblici che transitano attorno alla piazza. Via Roma è stata chiusa al traffico ed è presidiata da agenti della polizia e della Guardia di finanza in assetto antisommossa. Saracinesche dei negozi giù nel centro di Torino, ma senza alcun cartello di adesione alla protesta. Secondo alcuni esercenti che hanno deciso di rimanere aperti, molti hanno chiuso per paura di danni ai loro esercizi commerciali.

BINARI OCCUPATI - Dal presidio di piazza Castello, a Torino, si sono staccati due cortei. Il primo ha invaso via Roma ed è diretto a Porta Nuova. Il secondo ha preso invece via Pietro Micca con l'intenzione di recarsi a Porta Susa.I manifestanti che aderiscono alla protesta dei Forconi a Torino hanno bloccato il binario 7 il binario 8 a Porta Nuova. Hanno inoltre lanciato bidoni e detriti sui binari mentre sono in corteo sulle banchine ferroviarie. Anche a Porta Susa, la stazione dell'Alta velocità di Torino, da dove partono i treni diretti a Milano e Roma, si registrano disagi e a quanto si apprende i manifestanti hanno occupato i binari.

I PUNTI CALDI - Un gruppo di 200 manifestanti ha tentato estemporanee azioni di forza ad Equitalia in via Alfieri ed al Consiglio Regionale di via Alfieri ed è stato respinto dalla forza pubblica. All'Ufficio delle Entrate in corso Bolzano è stato necessario respingere un gruppo di 50 contestatori che, armati di pietre, tentavano di danneggiare le vetrate dell'ingresso, subito respinti dall'immediato intervento della forza pubblica. Un ulteriore gruppo di 500 persone ha tentato di forzare l'ingresso della Giunta Regionale, in piazza Castello. L'intervento dei reparti schierati ha impedito accessi nella sede istituzionale. I manifestanti hanno lanciato corpi contundenti di varia natura, fra cui mattoni e laterizi vari, all'indirizzo delle forze di polizia. E' stato necessario utilizzare alcuni lacrimogeni per respingere le ripetute azioni aggressive nonché effettuate delle brevi cariche di alleggerimento. Rimane tranquilla la situazione presso l'Interporto di Orbassano, dove il traffico delle merci prosegue fluido.

DISAGI A GENOVA - Continua anche a Genova la protesta dei Forconi che sta letteralmente paralizzando il traffico nel centro del capoluogo. Alcune centinaia di manifestanti, dopo aver assistito ad un comizio in piazza De Ferrari, hanno dato vita ad un corteo improvvisando una serie di sit in e creando gravi disagi alla circolazione stradale. Alcune decine di manifestanti hanno occupato i binari della stazione ferroviaria di Brignole. La circolazione dei treni è bloccata dalle 14.30.

CARABINIERI SI TOLGONO ELMETTO - Davanti alla prefettura i contestatori, che sventolano bandiere tricolori e scandiscono slogan contro il governo e la classe politica, hanno invitato i carabinieri in assetto antisommossa a levarsi i caschi. Dopo alcune resistenze i militari hanno raccolto l'invito dei manifestanti e si sono tolti i caschetti. Il corteo ha poi raggiunto la sede dell'Agenzia delle entrate e davanti all'ingresso, al grido di assassini, assassini è stata posizionata una lettiga delle ambulanze con uno striscione con scritto Il Paese è malato.

BLOCCHI TRAFFICO A VENTIMIGLIA - Manifestazioni e blocchi della circolazione stradale sono in corso anche a Imperia e a Ventimiglia. A Imperia oltre 500 persone hanno dato vita ad un corteo, scandendo slogan contro il governo e l'eccessiva pressione fiscale. Un gruppo di manifestanti ha occupato i binari della stazione ferroviaria di Oneglia, bloccando un treno. A Ventimiglia sono scese in piazza circa 300 persone.

TRANQUILLITA' NEL NAPOLETANO - Nel napoletano, fino a questo momento, non si registrano particolari disagi legati alla mobilitazione dei cosiddetti Forconi. Nel corso della notte è stato effettuato un volantinaggio sulla Strada statale 7bis all'altezza di Nola e un tentativo di «sensibilizzazione» nei pressi del casello di Palma Campania sull'A30. I circa 60 manifestanti sono stati, però, invitati dalle forze dell'ordine a spostarsi su una strada poco distante senza provocare disagi e intoppi alla circolazione veicolare. Volantinaggi sono in corso anche in altre parti della città, soprattutto su quelle arterie che collegano le periferie al centro di Napoli. Pochi, però, i disagi registrati fino a questo momento. Presidi delle forze dell'ordine ci sono un po' ovunque sul territorio napoletano.

PRESIDI A NAPOLI - Presidi e volantinaggi sono in corso anche a Napoli città: in piazza Carlo III una decina di persone ha esposto alcuni striscioni, mentre nel quartiere periferico Pianura è in corso una distribuzione di volantini in via Montagna Spaccata-rotonda Giustino Fortunato. In provincia, invece, mobilitazione a Quarto e a Pozzuoli. Al momento non si registrano problemi di ordine pubblico e nessun blocco alla circolazione. Le forze dell'ordine continuano a presidiare il territorio.

MILANO, NESSUN INCIDENTE - Quasi tre ore di assedio sotto la sede della Regione in piazza Lombardia a Milano, dopo un lungo corteo non autorizzato partito dallo sportello di Equitalia in viale dell'Innovazione (all'angolo con via Libero Temolo, in zona Bicocca), e costellato di brevi blocchi del traffico lungo tutto il percorso. Questa la protesta andata in scena a Milano nel giorno della mobilitazione indetta dal Comitato 9 dicembre e che oggi a visto sfilare nel capoluogo lombardo non più di duecento giovani e giovanissimi, in un alternarsi continuo di antagonisti milanesi ed esponenti dei centri sociali della provincia, militanti della destra radicale, studenti, attivisti per il diritto alla casa e ultras del calcio meneghino.

Un corteo eterogeneo, dove a fianco dei vessilli tricolori sventolavano bandiere rosse con la scritta Stop sgomberi, con generici slogan (spesso da stadio) contro i politici, la politica e le forze dell'ordine. La manifestazione, conclusasi intorno alle 15, si è svolta senza incidenti né particolari tensioni anche grazie alla presenza di un ingente numero di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa.
In provincia del capoluogo lombardo, altre iniziative si sono svolte sulla Statale del Sempione dove circa 300 manifestanti che si erano ritrovati alla rotonda di Rho-Pero si sono mossi in corteo bloccando il traffico, e in zona Carpiano, dove un lento corteo di mezzi di autotrasportatori ha rallentato la circolazione.