28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Centrosinistra | Primarie PD

PD spaccato fra governativi e renziani

Nardella: Alfano non è in grado di porre condizioni. Entro due mesi legge elettorale e abolizione del Senato o tutti a casa perché non saremmo più credibili». Fioroni: «Da Renzi ogni giorno arriva un attacco al governo. E` più destabilizzante di quanto non lo siano Grillo e Berlusconi»

ROMA - Dopo che il centrodestra si è spaccato sulla fiducia al governo Letta, ora anche fra le fila del Partito democratico (Pd) due anime si contrappongono sul futuro dell'esecutivo. Da una parte ci sono quelli che vorrebbero «rottamare» le larghe intese, dall'altra chi si appella alla responsabilità.

NARDELLA, ALFANO NON DIA CONDIZIONI - «Alfano non è in grado di porre condizioni. Alfano anche stamattina vedo che pone condizioni, parla di corde». Cosi, a Mix24 su Radio 24, si è espresso il parlamentare del Pd Dario Nardella. «Quando parla di giustizia - ha proseguito l'esponente renziano - mi viene in mente il Lodo Alfano, che proponeva di sospendere i processi penali per le alte cariche dello Stato. Tutto il contrario del principio di uguaglianza davanti alla legge e non a caso, se ricordo bene, la Corte Costituzionale l'ha dichiarata illegittima, quindi non mi pare parta con le migliori referenze».

GIUSTIZIA VA RIFORMATA - «Detto questo, è giusto parlare di giustizia. Va raccolta la proposta. Renzi alla Leopolda, nell'ultimo appuntamento, con grande coraggio ha portato l'esempio di Silvio Scaglia (fastweb, ndr), per parlare di una giustizia penale che non funziona e che va riformata», ha aggiunto sul punto Nardella.

LEGGE ELETTORALE O A CASA - Quindi il parlamentare vicino al sindaco di Firenze ha avvertito: «Entro due mesi legge elettorale e abolizione del Senato o tutti a casa perché non saremmo più credibili. Domani la Corte Costituzionale si esprimerà sul ricorso sulla legge elettorale. Leggo che probabilmente potrebbe accogliere il ricorso e prendersi uno o due mesi. Ecco, prima di allora, prima della sentenza della Corte, almeno in uno dei rami del Parlamento, ci vuole un atto, un voto per il ricambio della legge elettorale. Entro due mesi o si va in Parlamento con una legge oppure tutti a casa. E aggiungo anche per l'abolizione del Senato».
Quanto al modello di legge elettorale il deputato ha spiegato: «Niente 'vorrei ma non posso' o 'senatini'. Passare al monocameralismo, il Senato diventi la Camera delle autonomie. Su questi due punti, legge elettorale e abolizione del Senato, non possiamo rinviare alle calende greche altrimenti non avrebbe senso continuare questa esperienza di governo».

DE MICHELI, RENZI NERVOSO - La vicepresidente dei deputati Pd Paola De Micheli, intervenendo a Tgcom24 ha voluto smorzare le polemiche verso il centrodestra: «Grande serenità e grandissima concentrazione negli obiettivi, trovo il presidente del Consiglio molto orientato verso tutto quello che c'è da fare. Renzi invece lo trovo nervoso in vista delle primarie dell'8 dicembre».

FIORONI, RENZI PEGGIO DI BERLUSCONI - Anche Beppe Fioroni ha dichiarato da Radio Radicale che «da Renzi ogni giorno arriva un attacco al governo. E' più destabilizzante Renzi di quanto non lo siano Grillo e Berlusconi».

UN IRRESPONSABILE - «Con i dati che abbiamo sulla disoccupazione, l'economia che non cresce come dovrebbe, una crisi che ci morde tutti e due i polpacci, è veramente da irresponsabili - ha attaccato Fioroni - pensare di lavorare per la crisi e le elezioni anticipate. Questo fa parte di un percorso che era stato già tracciato e individuato, l'obbiettivo legittimo di Renzi è fare il presidente del Consiglio della Repubblica italiana. La carica di segretario del Pd è un ingombrante fardello di cui Renzi si deve caricare e l'unico modo per renderlo meno pesante per lui è far si che si possa votare a marzo, questo al di là delle dichiarazioni di bontà lo dimostrano i fatti ».

FARÀ RISORGERE CAVALIERE - «La cosa più drammatica - ha aggiunto Fioroni - è che mentre Berlusconi esce dalla scena politica, Renzi, che ha sempre detto non siete stati in grado di segnare un rigore a porta vuota, passerà alla storia come quello che farà risorgere Berlusconi col voto anticipato facendogli il più grande regalo. Se lo fa inconsapevolmente speriamo se ne renda conto, se lo fa consapevolmente allora è il primo caso di autogol che fa perdere il centro sinistra».