Cuperlo: «Vorrei capire l'idea di partito del sindaco di Firenze ma non riesco ad andare oltre la sua figura»
Il candidato alla segreteria del Pd: «La nostra direzione politica non può essere un trampolino in vista di un incarico più importante. I diritti dei nostri iscritti devono essere messi al centro. Vorrei che chiunque vincerà costruisca un partito-società, e torni a confrontarsi anche con le parti più dinamiche di questo Paese»
ROMA - «Di solito, a chi mi chiede che cosa mi divide da Matteo Renzi sull'idea di partito, rispondo con una battuta e mi sono permesso di scomodare due grandi del cinema italiano: Dino Risi apostrofò, con tono amichevole, Nanni Moretti dicendo 'io apprezzo Moretti ma non riesco a vedere il film perché c'è sempre lui davanti'. E allora è un po' così anche per il Partito democratico (Pd), vorrei capire l'idea di partito del sindaco di Firenze ma non riesco ad andare oltre la sua figura», ha detto Gianni Cuperlo in una intervista all'agenzia radiofonica Area.
PARTITO NON È TRAMPOLINO - Il candidato alla segreteria del Pd ha detto qual'è la sua idea di partito: «Penso che questo partito vada profondamente rifondato perché noi siamo mancati nella promessa fondamentale che abbiamo fatto a milioni di persone. Bisogna dare vita ad una forza nuova e originale per la confluenza di tante culture e tradizioni ma anche nuova da un punto di vista della partecipazione e della qualità della decisione interna a questo partito. Noi siamo la più grande forza della sinistra di questo Paese ma dobbiamo restituire la bellezza e la passione della direzione politica di un partito come il Pd che non può essere un trampolino in vista di un incarico più importante. I diritti dei nostri iscritti devono essere messi al centro».
RECUPERARE 3 MILIONI DI VOTI - Su quanto accadrà il giorno seguente la scelta del segretario, ha spiegato Cuperlo: «Il 9 dicembre io, Renzi, Civati, Pittella e tante altre persone dovremo sempre lavorare insieme. Quando sei in un partito politico bisogna voler bene e rispettare il simbolo, stare insieme. Dobbiamo costruire un partito che sia in grado di stare dentro la società italiana e ricostruire un rapporto di fiducia con l'opinione pubblica. Abbiamo perso tre milioni di voti, rispetto al 2008, che bisogna recuperare, bisogna ridargli fiducia. Io immagino un partito con un segretario che si dedichi a queste cose».
VOGLIO PARTITO-MOVIMENTO - Cuperlo ha detto come vede il ruolo del segretario del Pd: «L'immagine un po' caricaturale che immagina un segretario del Pd chiuso nelle stanze fumose in largo del Nazareno che passa il tempo in estenuanti riunioni non è l'immagine che ho io del segretario. Io vorrei che chiunque vincerà questa prova costruisca un partito-società, un partito-movimento e torni a confrontarsi anche con le parti più dinamiche di questo Paese. Bisogna pensare al futuro dell'Italia».
PD DIFENDE GIOVANI E PENSIONATI - Il candidato alla guida del Pd si è rivolto ai giovani e ai pensionati: «Alla signora di sessanta anni direi che il partito serve a garantire i suoi diritti, la sua pensione. Ci battiamo in Parlamento e nel Paese per restituire i diritti a chi ha già pagato il prezzo più alto per questa crisi, in questi anni. Ad un ragazzo di venti anni direi un partito di sinistra serve ad immaginare l'Italia dopo questa crisi. Abbiamo il 40 per cento di ragazzi in cerca di occupazione e solo con una riforma radicale di questo Paese che significa avere una forza politica di sinistra che prende un sistema di rendite, di poteri, di corporazioni consolidate e le prende nelle mani come una noce, la butta per terra, la spezza e fa uscire da lì finalmente i diritti, le energie, i talenti, le risorse, le libertà di tanti ragazzi e ragazze che devono trovare un'occupazione e un posto nella società. Gli direi poi 'scendi in campo da questa parte del campo per conquistare questi diritti'. Un partito serve a questo, non è un decalogo di cose da fare, è la possibilità di organizzare la forza di milioni di persone intorno ad un'idea di riscatto del Paese. E oggi noi abbiamo bisogno di riscossa, diritti, dignità».
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