28 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Centrosinistra | Primarie PD

Renzi: «Quello di cui l'Italia ha bisogno non è cambiare tutto, ma cambiare tutti»

Il Sindaco di Firenze: «Credo che ci sia bisogno di una svolta radicale. Una rivoluzione capillare che non passa dalla legge di stabilità, ma dalla riconsiderazione del sistema italiano»

FIRENZE - «Credo che ci sia bisogno di una svolta radicale. Una rivoluzione capillare che non passa dalla legge di stabilità, ma dalla riconsiderazione del sistema italiano. Lo sostengo da tempo». Così Matteo Renzi, che intervistato dal Corriere della Sera ha detto di avere un unico rammarico: «Non aver spiegato a sufficienza che la rottamazione non è solo il sacrosanto ricambio generazionale. Quello di cui l'Italia ha bisogno non è cambiare tutto, ma cambiare tutti. Ognuno nella sua testa dovrebbe cambiare un pezzettino. Anche l'establishment economico e finanziario, che ha colpe forse non più gravi di quelle dei politici, ma ha fatto perdere tempo e occasioni all'Italia».
Il sindaco di Firenze non ha voluto approfondire il teme della legge di stabilità: «Il Partito democratico (Pd) ha un segretario, si chiama Guglielmo Epifani; è giusto che la commenti lui. Chi pensa che da qui alle primarie io faccia il controcanto al Pd, o peggio al governo, si sbaglia. Dobbiamo parlare dell'Italia dei prossimi dieci anni, non della contingenza».

SINISTRA NON È PARTITO DELLE TASSE - Quanto alla sua idea di partito Renzi ha spiegato: «La sinistra non può essere considerata il partito delle tasse. Durante la scorsa campagna per le primarie avevo proposto un intervento sul cuneo fiscale da 21-22 miliardi, per cui un signore che guadagna 2 mila euro al mese se ne sarebbe ritrovati in busta paga cento in più».

CI VUOLE SEMPLICITÀ - Poi il primo cittadino fiorentino ha sottolineato la necessità di rinnovare l'Unione europea: «L'Europa deve cambiare; non per l'Italia, per se stessa. Ma prima di chiedere all'Europa di cambiare, dobbiamo fare in casa le riforme che rinviamo da troppo tempo. La formula per risolvere la crisi italiana non è un algoritmo complicato; è la semplicità. Semplificare la burocrazia, il fisco, la giustizia, le norme sul lavoro. Perché non possiamo avere le stesse norme sul lavoro della Germania?».

SINDACO E SEGRETARIO - Il rottamatore ha confermato la sua ricandidatura come sindaco di Firenze: «Farò il segretario del Pd e insieme il sindaco». E sul capo dello Stato Napolitano ha ribadito: «Lo rispetto, ma i suoi messaggi non sono diktat».