27 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Emergenza carceri

M5s: «L'amnistia di Napolitano per salvare il Caimano», lui: «Pensiero fisso, se ne fregano dei problemi del Paese»

Il presidente della Repubblica ha ripreso chi ha legato il suo appello sulla condizione dei penitenziari con le vicende di Berlusconi: «Nel momento in cui il Parlamento ha dato la fiducia al governo Letta il clima si è svelenito, bisogna essere ciechi per non capirlo». La replica: «Non è più il presidente di tutti»

CRACOVIA - «Coloro i quali pongono la questione in questi termini (proposta di amnistia e indulto per 'salvare' il Cavaliere, ndr) pensano ad una sola cosa, hanno un pensiero fisso e se ne fregano degli altri problemi della gente e del Paese». Giorgio Napolitano da Cracovia replica duramente a chi, come gli esponenti del Movimento 5 stelle (M5s) ha legato l'appello del capo dello Stato ad intervenire sull'emergenza carceraria con le vicende di Silvio Berlusconi.

CLIMA SVELENITO DOPO FIDUCIA - «Nel momento in cui il Parlamento ha dato la fiducia al governo Letta il clima si è svelenito, bisogna essere ciechi per non capirlo», ha proseguito Napolitano, ricordando che nel suo messaggio ha chiaramente sottolineato: «La 'perimetrazione' della legge di clemenza rientra infatti tra le esclusive competenze del Parlamento e di chi eventualmente prenderà l'iniziativa di una proposta di legge in materia».

M5S, NAPOLITANO NON E' IMPARZIALE - Il capogruppo M5s alla Camera, Alessio Villarosa, ha ribattuto alle dichiarazioni del Capo dello Stato: «E' ancora possibile il diritto di critica in Italia? Napolitano - ha affermato il capogruppo grillino- ha chiaramente dato un'indicazione politica contro un movimento presente in Parlamento debordando, ancora una volta, dal suo ruolo. Cade così definitivamente il velo dell'ipocrisia: Napolitano non è più il presidente di tutti, come denunciamo da tempo, ma il garante di un sistema politico che ha portato al disastro il nostro Paese».
Villarosa ha concluso l'affondo: «Cosa ricordare di Lei signor presidente? Le costanti genuflessioni al pregiudicato Berlusconi, a partire dalla firma sul lodo Alfano? La firma sul decreto Imu, incostituzionale perché privo di coperture certe, come ha denunciato anche la Corte dei Conti? O le telefonate con l'indagato Nicola Mancino alla ricerca della sua potente protezione? Questo è solo per fare qualche esempio».
#NAPOLITANOCRAZIA – Precedentemente diversi esponenti pentastellati avevano espresso il loro dissenso sulla lettera alle Camere di Napolitano. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio aveva twittato: «E con viva e vibrante soddisfazione... #napolitanocrazia. L'amnistia di Napolitano per salvare il Caimano».

INDULTO 2006 E' SERVITO? - Di Maio aveva proseguito su Facebook: «Da arbitro è sceso in campo ed oggi ha finalmente indossato la fascia di capitano delle larghe intese. Quando mi spiegherete a cosa è servito l'indulto di Prodi nel 2006, allora potremo parlarne. E' lui che se ne frega...dell'opposizione...»

DI BATTISTA, CERTO CHE IL SOSPETTO... - Il deputato Alessandro di Battista aveva usato toni meno aggressivi: «L'ultimo presidente della Repubblica che diede un messaggio alle Camere fu Ciampi. Allora parlò di libertà di informazione e l'anno dopo (lui grazie a Dio non firmò, non come Napolitano che firma qualsiasi cosa gli capiti sotto mano) il Parlamento produsse la legge Gasparri. Oggi Napolitano ci manda un messaggio sullo stato delle carceri e sulle condizioni di vita dei detenuti. Un messaggio che può avere senso se non ci fosse il sospetto, o per qualcuno la certezza, che abbia a che fare con il condannato Berlusconi, principale alleato del presidente in quest'avventura dell'indecente inciucio».

RABBRIVIDIAMO PER AMNISTIA E INDULTO - Il deputato aveva proseguito con più enfasi, nel concludere il suo post su Facebook: «Le parole che ci fanno rabbrividire sono indulto e soprattutto amnistia. Un ricattatore professionista come B. non torna mai a mani vuote, vedremo e valuteremo nelle prossime ore la portata del messaggio del Capo dello Stato. Partirà la macchina informativa che farà di tutto per evitare di accomunare problema carceri con sorte personale del mariuolo brianzolo. Occorrerà per vincere questa battaglia l'apporto di tutti i cittadini liberi. Si alza la posta in gioco e si alza la forza e la 'qualità' delle azioni da parte del potere. Il M5s vuole sovvertire il potere e liberare Italia e italiani. O si vince o si perde, non si può pareggiare. In alto i cuori».