I renziani contro la parentopoli grillina
Il Democratico Ermini: «Prima di parlare di vicinanze, prima di attaccare Matteo Renzi, sarebbe meglio che Grillo riflettesse sui fratelli e congiunti, genitori e figli di cui sono piene le liste dei suoi eletti voleva essere la novità del Parlamento, sta aggiornando le peggiori tradizioni della vecchia politica»
ROMA - «Invece di attaccare Matteo Renzi, Beppe Grillo pensi alla parentopoli del suo Movimento. Prima di parlare di vicinanze, sarebbe meglio che riflettesse sui fratelli e congiunti, genitori e figli di cui sono piene le liste dei suoi eletti». L'affondo al Movimento 5 stelle è arrivato dal deputato 'renziano' del Partito democratico David Ermini.
POCHI INTIMI, IMPARENTATI FRA LORO - Ermini ha continuato: «Per Grillo, Renzi è diventato il bersaglio numero uno, una vera e propria ossessione. Ma la decisione di lanciarsi in smodate invettive fa a pugni con la realtà del M5s: quella che voleva essere la novità del parlamento, con la scelta dei candidati attraverso il web, è diventata una selezione per pochi intimi, spesso imparentati tra di loro, rinnovando e aggiornando le peggiori tradizioni della vecchia politica».
GRILLO E LE ORIGINI DC DI RENZI - Beppe Grillo aveva pubblicato un 'mini-post' sul suo blog, dove raccontava «le origini democristiane» del sindaco di Firenze. «Renzie è il terzo chierichetto di De Mita, quello più gggiovane, ma un po' più sfigato, quello che va a fare l'animatore tra i ragazzi, ma che si fa uscire quando si parla di cose da grandi. Al congresso della Margherita di alcuni anni fa Renzie confessava: 'Stamattina ho preso una lezione di cui sono grato al presidente De Mita. [...] Io sono orgoglioso di essere popolare, sono orgoglioso che il pd (menoelle, ndr) abbia una radice popolare». Il Partito Popolare 'è stato un partito politico nato il 22 gennaio 1994 successivamente ad un'opera di rinnovamento all'interno della Democrazia Cristiana'. Al suo interno hanno militato, oltre al gggiovanissimo Renzie, tra gli altri: Giulio Andreotti, Rosy Bindi, Rocco Buttiglione, Ciriaco De Mita, Roberto Formigoni, Dario Franceschini ed Enrico Letta», ha concluso Grillo.
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